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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Campus Universitario / Via Tito Speri

Scassinatore seriale di macchinette in arresto, incastrato dalle telecamere

Si trova ai domiciliari il 47enne che la Polizia di Stato ha individuato come il responsabile di una serie di furti presso la facoltà di Biotecnologie Unimore, in via Tito Speri. In un anno 70 colpi ai danni dei distributori automatici nelle scuole

Da aprile 2015 ad aprile scorso le scuole della città, di ogni ordine e grado, hanno subito almeno 70 spaccate, tutte effettuate di notte ai danni dei distributori automatici di cibo e bevande. Furti che presi singolarmente possono sembrare banali – a volte fruttano solo alcune decine di euro in moneta – ma che sommati rappresentano un fenomeno decisamente allarmante. Non solo per la sicurezza e per gli investigatori delle forze dell'ordine, ma anche e soprattutto per le aziende che gestiscono queste macchinette. E' proprio il caso della bolognese Buonristoro, che fornisce la maggior parte i distributori alla maggior parte delle scuole modenesi e che nell'ultimo anno ha accusato un danno di oltre 15mila euro per le riparazioni.

Di fronte a questa escalation, la stessa impresa ha deciso di installare una telecamera nascosta su un distributore, precisamente quello sistemato presso la facoltà di Biotecnologie di Unimore, in via Tito Speri, che era stata presa di mira con cadenza regolare a fine 2015. Questa microcamera ha fornito agli agenti della Squadra Mobile della Questura un elemento fondamentale per incastrare un ladro seriale, già noto per furti di questo genere. GUARDA IL VIDEO

Si tratta del 47enne Francesco Mitrano, originario del brindisino ma residente e “operante” da molti anni a Modena. Le immagini lo hanno immortalato durante quattro differenti colpi in via Tito Speri. Dopo una prima richiesta di arresto respinta dal Gip di Modena, il Tribunale del Riesame ha concesso alla Procura la misura cautelare degli arresti domiciliari, che gli agenti della Mobile hanno eseguito ieri mattina.

Non si esclude che Mitrano possa essere l'autore di molti altri colpi nelle scuole cittadine, ma non esistono ancora prove concrete aldilà dei filmati catturati nella struttura universitaria. L'attenzione degli investigatori resta alta sul fenomeno, che costringe scuole e imprese a tanti piccoli ma gravosi interventi di riparazione (non solo i distributori automatici, ma anche gli infissi forzati per entrare negli edifici scolastici) e mina la sicurezza in luoghi che dovrebbero esserlo senza alcuna ombra.

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