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Cronaca

Pestaggio del carabiniere a Piacenza, arrestato anche un antifascista modenese

Un 23enne che si divide tra i centri sociali di Modena e Bologna è stato il terzo a finire in manette per l'inaudita violenza scoppiata una settimana fa a Piacenza

Terzo arresto per il pestaggio del carabiniere del Battaglione di Bologna avvenuto in via Sant'Antonino lo scorso 10 febbraio, durante la manifestazione organizzata dal collettivo di Piacenza ControTendenza. Si tratta di un 23enne modenese appartenente al collettivo Guernica. Anche lui, come già i due manifestanti finiti in manette a Belgioioso e Bussoleno per lo stesso fatto, avrebbe partecipato nell'aggressione al militare, immortalata in un video che poi è finito sul web. Le indagini sono state condotte dalla Digos e dai carabinieri del Nucleo Informativo di Piacenza, coordinati dal sostituto procuratore Roberto Fontana.

"Si sono mossi come professionisti della contrapposizione violenta e in particolare l'egiziano ha posto in essere una condotta gravissima caratterizzata da una violenza immotivata e gratuita verso un uomo che per quanto avesse la divisa era inerme ed è stato colpito per puro odio, una dimostrazione di assenza di freni inibitori di umanità in un contesto e di logica di branco". Questo si legge nell'ordinanza del gip che ha firmato le tre ordinanze cautelari richieste dal sostituto procuratore Roberto Fontana che sta coordinando le indagini, nei confronti di Moustafa Elshennawi (il 23enne egiziano attivo nel sindacato Si Cobas), Giorgio Battagliola, 29enne di Bussoleno (attivo negli ambienti No Tav) e del 23enne di Modena Lorenzo Canti, attivista di un centro sociale bolognese.

Per tutta risposta all'azioen giudiziaria, il collettivo Guernica di Modena ha esposto uno striscione sull'ingresso dell'ex cinema Cavour occupato, lanciando questo messaggio a sostegno degli arrestati: "Eravamo a Piacenza e a Macerata, oggi siamo a Bologna e domani andremo anche a Roma. Il fascismo va combattuto in tutte le sue forme e con ogni mezzo dovuto. Come Guernica, insieme alla comunità del Cinema Cavour Occupato, esprimiamo la massima solidarietà ai compagni arrestati. L’antifascismo non si delega, lo si pratica".

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