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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Minaccia l'ex moglie e cerca di portare via il figlio, 30enne in carcere

Dopo settimane di appostamenti, minacce di morte e tentativi di entrare in casa della moglie da cui si è separato, un cittadino moldavo è stato arrestato con l'accusa di stalking e minacce aggravate. Il Giudice ha scelto la reclusione dietro le sbarre

Polizia e magistratura hanno messo fine in maniera decisamente determinata ai comportamenti di un 30enne moldavo, nei confronti della moglie da cui è separato “di fatto” da alcuni mesi, ma dalla quale non voleva distanziarsi, trasformando la sua frustrazione in atteggiamenti minacciosi e in una vera e propria persecuzione. Lo straniero, che dopo la separazione si era trasferito a Bologna, è stato infatti arrestato e condotto al carcere della Dozza dagli agenti della Squadra Mobile, a seguito di un provvedimento di custodia cautelare richiesto dal sostituto procuratore della Procura di Modena Marco Imperato e concesso dal Gip.

Magistrato e giudice hanno infatti valutato potenzialmente molto pericolosa la condotta del modavo, che in passato era stato protagonista di episodi violenti anche al di fuori del contesto famigliare. La decisione – motivata dalle accuse di stalking e minacce aggravate – è stata presa a seguito della querela sporta dall'ex moglie, una connazionale di 26 anni che vive in città insieme al figlio piccolo avuto dall'ex marito.

La donna era diventata vittima di una vera e propria persecuzione. Il primo grave episodio risale ad inizio luglio, quando il 30enne si era presentato alla porta di casa, pretendendo di portare con sé il figlio, nonostante gli accordi prevedessero che il piccolo rimanesse alla madre. Ne era nata una breve colluttazione, sedata soltanto dall'arrivo di una Volante della Polizia, i cui agenti avevano preso in custodia l'uomo che aveva continuato a rivolgere all'ex consorte gravi minacce.

Qualche giorno dopo il moldavo era tornato alla carica, aspettando la connazionale sotto casa che rientrava proprio dalla Questura, dove aveva sporto una formalizzato querela. In questo caso la 26enne era riuscita a rifugiarsi nell'appartamento, presidiato fino a sera dallo stalker, con nuove minacce verbali e via sms.

Nei giorni scorsi, come detto, l'uomo è stato scortato dietro le sbarre. Una scelta radicale – in casi analoghi è molto frequente un primo avvertimento con un “semplice” divieto di avvicinamento alla vittima – motivata appunto dalla potenziale pericolosità della persona, che il gip Eleonora De Marco ha valutato potesse rappresentare un serio rischio per l'incolumità della ex moglie.

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