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Cronaca Finale Emilia / Via Orazio Vecchi

Anziana uccisa dopo una rapina in casa, tre giovanissimi in manette

Dopo attente indagini i Carabinieri hanno fermato tre ventenni di origine marocchina. Sono ritenuti responsabili dell'omicidio di Mirella Ansaloni, trovata cadavere nella sua casa di Finale Emilia

Tutto faceva presupporre un incidente domestico, ma il "fiuto" dei Carabinieri ha rivelato un atroce delitto. Si è chiusa confermando la peggiore delle ipotesi l'indagine sulla morte di Mirella Ansaloni, la 79enne di Finale Emilia trovata morta lo scorso 18 settembre nella sua abitazione di via Orazio Vecchi.

Ieri i Carabinieri hanno fermato tre giovani residenti in paese. Si tratta di due 19enni e di un 21enne, tutti e tre di origine marocchina, due dei quali figli di immigrati stabiliti da tempo a Finale. L'accusa è di omicidio volontario aggravato e di rapina.

Secondo la ricostruzione dell'Arma, infatti, i tre ragazzi avrebbero ucciso la donna con alcuni colpi di bottiglia alla testa, con l'obbiettivo di derubarla dopo essersi guadagnati con una scusa l'accesso al suo appartamento. Furto che poi si è concretizzato nella sottrazione di due collane d'oro e di 30 euro in contanti.

LA DINAMICA - I tre amici si sarebbero trovati alla mattina del 18 settembre e avrebbero pianificato la rapina in quelle ore. Poi si sarebbero sposati nella casa di fronte a quella della vittima, in cui la famiglia di uno dei tre aveva abitato fino a poco tempo prima. Quando in tarda mattinata la 79enne è rientrata dalle commissioni, i tre avrebbero chiesto di essere accolti in casa per bere un bicchiere d'acqua: una scusa per poter razziare l'abitazione. L'anziana si è però ribellata e per tutta risposta uno dei tre l'avrebbe presa per il collo e poi colpita cin due bottiglie trovate in cucina, lasciandola riversa sul pavimento.

FUGA - A seguito del fattaccio i tre si sono allontanati da Finale Emilia, salendo su una corriera per Ferrara, dove sono soliti incontrare altri amici. Da qui, due di loro hanno poi deciso di prendere il treno per arrivare a Milano, mentre il terzo è rientrato a casa. I due criminali hanno viaggiato quindi da Ferrara a Bologna e poi fino a Milano, incappando anche in una sanzione per essere stati scoperti da un controllore senza il biglietto. A due passi da Piazza Duomo, nel pomeriggio, si sono poi disfatti di uno dei collier rubati, intascando 500 euro presso un Compro Oro.

LE INDAGINI - E' stata la Medicina Legale, nel corso dell'autopisa sul corpo di Mirella Ansaloni, ad evidenziare come le ferite riportate non fossero del tutto compatibili con una caduta, quanto piuttosto frutto di un gesto violento. Da lì i Carabinieri di Finale e i colleghi della Compagnia di Carpi hanno svolto una serie di accertamenti, anche con il supporto dei Ris di Parma. Vari elementi hanno portato quindi all'identificazione dei tre giovani. Importate è stato anche il ruolo di una vicina di casa della vittima, che casualmente aveva notato la presenza del ragazzo (quello che si era da poco trasferito e che ben conosceva la zona), nonchè il riconoscimento da parte del commerciante milanese. Il resto lo hanno fatto le tecniche investigative tradizionali.

Gli indagati sono stati raggiunti e bloccati dai Carabinieri nella serata di ieri. Il pm Claudia Ferretti ha disposto a loro carico la richiesta di fermo, sulla quale il Gip Andrea Romito dovrà pronunciarsi. Previsto per domani l'interrogatorio di garanzia.

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