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Cronaca Portile / Strada Paganine

Una casa-laboratorio per lo spaccio di droga, coppia in manette

Dopo un'attenta indagine gli uomini della Polizia di Stato hanno fermato una coppia di cittadini albanesi. Nel loro appartamento tutto il necessario per confezionare eroina e cocaina. Lui in carcere, lei ai domiciliari per accudire il figlio neonato

La Sezione Narcotici della Questura di Modena ha messo a segno un altro importante colpo allo spaccio cittadino, riuscendo a individuare due stranieri che agivano come spacciatori di livello intermedio, rifornendo i pusher che sono soliti vendere le sostanze nelle aree verdi della periferia cittadina. Dopo un'attenta indagine, ieri sera gli agenti della Squadra Mobile sono entrati in azione, fermando la coppia di sospetti a bordo della loro auto, in strada Paganine, nell'omonima frazione.

I due, un clandestino 36enne e una neomamma 27enne, entrambi albanesi, nascondevano in auto sei dosi di cocaina. Ma il vero "tesoro" era custodito nell'appartamento che la coppia condivideva: in Casa, infatti, gli agenti hanno trovato tutto l'occorrente per lavorare e confezionare l'eroina: frullatori per frantumare, strumenti e sostanza da taglio, bilancini e anche una pressa fatta a mano per poter confezionare i panetti. In totale è stata sequestrata sostanza per 1,5 kg di peso, destinata ad essere tagliata e rivenduta al dettaglio per oltre 60mila euro.

La Polizia è arrivata a definire anche il ruolo di questi trafficanti, finora sconosciuti alle forze dell'ordine, che agivano ad un livello intermedio nella catena dello spaccio cittadino. Oltre a concedersi qualche cessione diretta ai clienti in strada – come dimostrano le dosi singole di coca – i due albanesi rifornivano anche un numero non ben precisato di pusher, che da loro acquistavano fino a mezzo chilo di droga alla volta.

L'uomo è stato condotto in carcere già nella nottata scorsa, mentre la donna è stata reclusa ai domiciliari, dato che è mamma di un bambino appena nato che necessita di cure costanti. Il Questore di Modena, Paolo Fassari, ha voluto sottolineare il costante impegno dei suoi uomini nel contrasto allo spaccio, che trova una recrudescenza legata anche al riotrno di una droga che si sperava dimenticanta, quale appunto l'eroina.

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