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Cronaca Pievepelago

Rubano gasolio comunale per venderlo al distributore, vigile e benzinaio in arresto

Si trovano agli arresti domiciliari un agente della Polizia municipale del Frignano e il benzinaio di Pievepelago, che avevano architettato un sistema per appropriarsi del carburante destinato ai mezzi del Comune per rivenderlo ai privati

I Carabinieri della Compagnia di Pavullo nel Frignano hanno eseguito due ordinanze cautelari di arresti domiciliari emesse dal Gip del Tribunale di Modena, dott. Romito, nei confronti di V.G. 56enne agente di Polizia Municipale appartenente al Corpo Unico dell'Unione del Frignano e di R.C. 52enne gestore del distributore di carburante di Pievepelago. I due sono ritenuti responsabili dei reati di peculato, furto aggravato e ricettazione, falsità ideologica continuata e concorso in truffa ai danni di Ente Pubblico.

Accuse gravi che l'Arma pavullese ha ricostruito in un ampio lasso di tempo: il vigile avrebbe utilizzato ripetutamente l'autovettura di servizio, riempendola con taniche di carburante prelevato dalla cisterna comunale e poi cedendo il gasolio al benzinaio, che lo rivendeva ai clienti. E' stata accertata anche l'emissione da parte del gestore del distributore di false ricevute che attestavano l'avvenuta erogazione di carburante all'auto di servizio dell'Agente, ricevute poi presentate al Comando di appartenenza dall'Agente di Polizia, che confluivano in una nota di credito vantata dal benzinaio nei confronti del Comune

I Carabinieri hanno scandagliato tabulati telefonici e filmati di videosorveglianza, installato sistemi di geolocalizzazione sui mezzi, e svolto servizi di osservazione e pedinamento, monitorando la ciclicità del crimine e acclarando le resonsabilità. La segnalazione di traffici sospetti era giunta proprio dal Comandante della Polizia Municipale dell'Unione del Frignano (che ha fatto partire le indagini a fine 2015), insospettitosi dal fatto che, in alcune occasioni, al momento di intraprendere il servizio al mattino era stato trovato il cofano del veicolo "caldo", come se fosse stato appena utilizzato. 

La complessità dell'attività di indagine, condotta sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Modena dott.ssa Katia Marino, ha consentito di accertare che la condotta criminale era intrapresa in maniera sistematica e professionale, che ha causato un danno economico rilevante. E' stato stimato che in un periodo di circa 3 mesi l'agente abbia sottratto 2.400 litri di carburante. Anche per questo è stato quindi necessario un provvedimento cautelare che mettesse fuori gioco l'agente della Municipale, bloccando il suo "commercio".

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