Molesta un'addetta del centro accoglienza, straniero finisce in carcere
La Polizia locale ha arrestato un 30enne con l'accusa di violenza sessuale, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare dopo che per due volte violato il divieto di avvicinarsi alla vittima
Ha sicuramente avuto paura di quell’uomo che la molestava con approcci e apprezzamenti pesanti, ma al tempo stesso ha avuto fiducia nella giustizia e dopo la denuncia presentata alla Polizia locale di Modena, ha ascoltato le indicazioni degli agenti e li ha tenuti aggiornati degli sviluppi che loro di volta in volta trasmettevano all’Autorità giudiziaria.
Propria la stretta collaborazione tra vittima, Polizia locale e Procura ha consentito di porre fine in fretta alla brutta vicenda che ha visto protagonista l'addetta di un centro perl l'accoglienza delgi stranieri. Giovedì 30 aprile la Polizia Locale, dando esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere disposta dal Giudice delle Indagini Preliminari, ha arrestato e portato in carcere un marocchino di 24 anni, per lui l’accusa è di violenza sessuale.
Il 24enne si è infatti reso responsabile di diversi approcci e apprezzamenti pesanti nei confronti della donna che lavorava presso il centro in cui era ospitato. Per tale motivo, era stato anche allontanato dalla struttura e ricollocato in un’altra: il provvedimento non è stato però sufficiente a interrompere il suo comportamento.
La donna lo ha denunciato a marzo e gli agenti hanno immediatamente raccolto tutti gli elementi utili e informato la magistratura. In poco tempo il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla parte offesa, che il 24enne ha violato in almeno un paio di occasioni continuando negli atteggiamenti provocatori nei confronti della donna e ritornando nella struttura da cui era stato allontanato, per questo motivo è stato anche denunciato per occupazione abusiva.
Dopo l'ennesima violazione dell’ordinanza, per lui si sono però aperte le porte del carcere di Bologna dove l’uomo vi rimarrà a disposizione della Autorità giudiziaria in attesa del processo.