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Cronaca

Non fu stupro, assolti i quattro accusati della violenza su una 16enne

Il Gup ha accolto la richiesta del PM Sighicelli, assolvendo i giovani modenesi protagonisti del brutto episodio dell'agosto 2013, quando una ragazza ebbe rapporti con alcuni di loro a margine di una festa tra amici. Il difensore: "Non siamo soddisfatti, ma i giovani hanno risarcito"

Si è concluso con un 'nulla di fatto' il procedimento giudiziario seguito al caso del presunto stupro di gruppo che aveva scosso e scandalizzato la città nell'autunno del 2013. Nel mese di ottobre, infatti, venne alla luce per voce degli inquirenti un episodio estremamente delicato e allarmante, che vedeva protagonista una studentessa modenese di 16 anni, che aveva denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di cinque amici. Una festa in piscina poi degenerata sotto i fumi dell'alcol, che portò davanti ai PM quattro 18enni e un 17enne, scatenando anche grande clamore sui media nazionali.

Ma questa mattina nelle aule del Tribunale di Modena, il Giudice per l'Udienza Preliminare De Marco ha accolto la richiesta di assoluzione avanzata dal magistrato Mariangela Sighicelli nei confronti di tutti e quattro gli imputati maggiorenni. Resta invece sospesa presso il Tribunale dei Minori a Bologna la posizione del ragazzo 17enne all'epoca dei fatti.

Non è ancora nota nel complesso la valutazione dei giudici, che hanno deciso di accettare quanto esposto dalla PM, frutto di lunghi interrogatori e gli incidenti probatori tenutisi nei mesi scorsi. Tante versioni contrastanti che hanno dipinto un quadro in scala di grigi e non certo un bianco/nero dalle tinte ben distinte. Difficile, insomma, stabilire il "coefficiente" di abuso e di volontarietà. Ma l'ago della bilancia si è poggiato sulle ragioni dei quattro giovani.

Questo il commento dell’avvocato Luca Scaglione, difensore della parte lesa: "Si tratta di una sentenza che non ci soddisfa. Tuttavia vogliamo sottolineare che non ci siamo costituiti parte civile in giudizio poiché vi è stata una iniziativa risarcitoria comune dei cinque ragazzi che hanno, insieme, risarcito il danno alla famiglia della ragazza".

Una decisione, quella del Gup, sicuramente destinata a far discutere, ma che in qualche modo ridimensiona quanto accaduto in quella villa alle porte di Modena nell'agosto di due anni fa. Fatti nebulosi sui quali sono state spese parole di allarme e di forte condanna nell'opinione pubblica modenese, talvolta emettendo in maniera affrettata giudizi che avrebbero invece necessitato di una pausa di riflessione.

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