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Cronaca

Decessi in carcere, l'autopsia conferma le cause tossicologiche

Primi risultati degli esami medico-legali sui 5 stranieri deceduti a seguito della rivolta al Sant'Anna. Avviata l'indagine sulle dinamiche dei disordini

"L’esito definitivo degli accertamenti sarà disponibile nelle prossime settimane, ma il primo esame da parte del Consulente incaricato ha riscontrato l’assenza, nel meccanismo causale dei cinque decessi, di fattori riconducibili a lesioni da azioni traumatiche. Sono stati effettuati i prelievi di liquidi biologici e di tessuti per i necessari approfondimenti chimico-tossicologici mirati a verificare l’ipotesi più plausibile, che si conferma essere quella di natura tossicologica".

La Procura della Repubblica di Modena, attraverso il Procuratore Aggiunto dott. Giuseppe Di Giorgio​, relaziona così sugli accertamenti autoptici condotti sulle cinque salme dei detenuti della Casa Circondariale di Modena deceduti nel corso dei disordini dell’8 marzo e nei giorni successivi.

La Procura modenese, ricordiamo, ha in carico le indagini per i cinque detenuti che hanno trovato la morte fra le mura del Sant'Anna, mentre le indagini sulle altre quattro persone decedute a seguito del trasferimento saranno di competenza dei territori dove è stato riscontrato il decesso.

Le operazioni medico-legali si sono svolte regolarmente, non essendo emerso alcun problema legato al COVID-19.

In parallelo sono in corso indagini, delegate alla Squadra Mobile ed alla Polizia Penitenziaria di Modena, volte a ricostruire la dinamica dei violenti disordini che hanno reso inagibile gran parte della Casa Circondariale. Su questo fronte il riserbo è massimo.

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