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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Piazza Giuseppe Mazzini

Rapine in centro storico, smantellata baby gang multietnica

I Carabinieri hanno posto fine alle scorribande di una gang di giovanissimi di diversa nazionalità: capobranco un 19enne turco che ha ammesso di avere compiuto una decina di rapine usando o un coltello o una bottiglia rotta

Ci sono un filippino, un modenese, un turco e un tunisino. Non è l'inizio di una barzelletta, ma la composizione di una babygang multietnica formata esclusivamente da giovanissimi di età compresa fra i 16 e i 19 anni. La scorsa primavera, la banda aveva seminato il panico in centro storico prendendo di mira coetanei e suscitando l'apprensione dei residenti. Banda che nelle scorse ore è stata smantellata dai Carabinieri.

IL PRIMO FURTO - Le indagini hanno preso piede in seguito al furto a danni di minori in centro di un telefono cellulare all'interno dell'Apple Store di piazza Mazzini. Gli investigatori sono risaliti al 16enne filippino BMGD, residente a Modena, quale utilizzatore del telefonino rubato. Il giovane è stato denunciato alla magistratura dei minori in Bologna per il reato di ricettazione. L’apparecchio veniva recuperato e restituito al proprietario. Questo primo passo ha consentito di ricostruire la catena dui scambi che hanno coinvolto il telefonino cellulare oggetto di furto: anche il 17enne HAO, nato a Modena, aveva in precedenza usato il cellulare per po cederlo. Ed è stata proprio la verifica e il pedinamento di quest'ultimo giovane e a fare emergere la figura dominante del gruppo, il 19enne turco CM, residente in città, solito muoversi la sera in centro in veste di vero e proprio capobranco del gruppo.

PERQUISIZIONE - Analizzate le denunce di rapine presentate ed eseguendo i riconoscimenti fotografici del caso, i giovanissimi vittime della gang hanno riconosciuto CM come l'individuo che li aveva rapinati, usando alcune volte una bottiglia rotta, altre un coltello. Impugando un mandato di perquisizione, i Carabinieri hanno bussato all'abitazione della famiglia di CM: nella sua camera è stato recuperato un altro telefono cellulare già venduto a un altro minore, ZD, originario della provincia di Sondrio, residente a Modena. Quest'ultimo è stato denunciato alla magistratura dei minori in Bologna per il reato di ricettazione.

CONFESSIONE - Messo davanti all’evidenza dei fatti, il capobranco CM ha ammesso di avere commesso una decina di rapine a danni di minori, sottraendo loro sia telefoni cellulari di marche prestigiose sia portafogli e denaro contante. Inoltre, ha confermato di aver minacciato le sue vittime sia con un coltello che con una bottiglia rotta. Infine, ha indicato che in alcune occasioni gli assalti venivano consumati con suo amico minorenne, il 17enne tunisino NH, denunciato per le rapine eseguite.

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