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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Balducci vince premio Enzo Piccinini per le ricerche in oncologia geriatrica

Lodovico Balducci, professore di scienze oncologiche negli USA, ha vinto il premio Enzo Piccinini per il suo contributo alla ricerca. Un altro passo in avanti verso la scoperta di questo ramo della medicina

Il premio “Enzo Piccinini” è stato assegnato al pioniere dell’oncologia geriatrica Lodovico Balducci. Il Premio ogni anno dà onore ad una personalità che si è distinta nel campo  valorizzare personalità del mondo della sanità e dell'educazione, che con il loro impegno hanno saputo generare realtà di accoglienza, cura, assistenza e ricerca che possano essere un esempio. Balducci, professore di Medicina e Scienze Oncologiche ed ematologiche all'Università della South Florida di Tampa (USA), vince il premio poiché ha focalizzato la sua attività di ricerca prevalentemente sul cancro e l'invecchiamento. La cerimonia di premiazione nel corso del convegno “Maestri del nostro tempo nel campo della cura, dell’assistenza e dell’educazione”
 
VINCENZI: "VOGLIAMO METTERE AL CENTRO LA PERSONA". “Dopo gli esempi di realizzazione di luoghi di cura e assistenza esemplarispiega Massimo Vincenzi, presidente della Fondazione Enzo Piccinini - la quinta edizione del Premio Piccinini vuole sottolineare la centralità della persona nella ricerca e nella pratica medica: il malato non può mai essere ridotto alla sua malattia, ogni cura deve tenere conto di tutte le dimensioni umane. La ragione del premio è nella figura stessa di Piccinini, scomparso nel 1999: medico, oncologo, animatore di infinite opere e attività. Enzo era anche un appassionato educatore di giovani, per questo il premio è stato voluto e pensato dalla fondazione a lui dedicata per premiare e sostenere personalità che si sono distinte nel campo della cura medica, ma anche dell'assistenza e dell'educazione”.

PICCININI: "LO STATO PSICOLOGICO DETERMINA O MENO LA GUARIGIONE". Enzo Piccinini ha sempre operato con questa tensione e prospettiva: “Chi hai di fronte è un intero, non è un ‘pezzo’ da trattare. Per questo il nostro lavoro non è esclusivamente un problema di tecnica. Tanto è vero che è ormai accertato che lo stato psicologico del paziente, chiunque si abbia di fronte, decide del processo di guarigione dal 30% al 40%, in alcuni casi fino al 50%. Perché? Perché l’uomo è uno, e la medicina non è solo tecnica".

LA CERIMONIA. La cerimonia di assegnazione del premio si tenuta oggi, 27 novemnbre, nell’ambito del convegno “Maestri del nostro tempo nel campo della cura, dell’assistenza e dell’educazione”. Hanno aperto i lavori il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Paolo Frigio Nichelli e il direttore generale dell’Azienda USL di Modena Mariella Martini. Sono intervenuti Fabio Catani, Ordinario di Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e chairman del convegno, e Giorgio Bordin, Direttore Sanitario dell'Ospedale delle Piccole Figlie di Parma e rappresentante di Medicina&Persona che ha spiegato le motivazioni del premio. Ha chiuso i lavori la lectio magistralis del prof. Balducci.
 

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