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Cronaca

Bus troppo lenti e passeggeri in calo, servizio Seta in affanno

I dati dell'Agenzia per la Mobilità non sono incoraggianti e spiegano con chiarezza come mai il 70% dei modenesi utilizza sempre l'auto per i propri spostamenti. Si stima in regione un danno da 5 milioni di euro ogni chilometro orario perso

Da 19,3 a 18,61 chilometri all'ora, in cinque anni. "Tanto è diminuita la velocità commerciale dei mezzi di trasporto pubblico del servizio urbano di Modena dal 2012 al 2016", segnala oggi l'Agenzia della mobilità di Modena, l'organismo degli enti pubblici che vigila sul servizio del gestore Seta. Dunque i bus risultano più lenti "e le proiezioni per il 2017 indicano un trend di ulteriore ribasso, fino a un chilometro all'ora nell'arco dei sei anni". 

Per Amo si tratta del "dato più preoccupante dall'analisi della velocità commerciale dei diversi servizi di trasporto pubblico modenesi", inserita per la prima volta nel documento di bilancio dell'Agenzia del 2016 con lo scopo di permettere ai soci di riflettere sui possibili correttivi. Il servizio che mostra maggiori sofferenze è l'urbano di Modena, "quello con le frequenze di transito più elevate", dove il rallentamento dei mezzi puo' avere ripercussioni maggiori sulla qualità dell'intero servizio. Se infatti la soluzione più "semplice" sarebbe quella di abbassare i tempi di percorrenza, riducendo la frequenza delle corse, l'unica alternativa diventa quella di inserire nuovi uomini e mezzi. Ma "al momento non è sostenibile economicamente", chiarisce Amo. 

Il rallentamento dei mezzi pubblici ha anche un costo, quantificato dall'assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini, di cinque milioni di euro su base regionale ogni chilometro orario di velocità perso. "Nel territorio comunale modenese- aggiunge l'amministratore unico di Amo Andrea Burzacchini- il 70% degli spostamenti viene effettuato mediante auto privata. Questo dato, stabile da anni, è tra i più alti d'Europa e descrive una situazione che incide negativamente sulla qualità della vita dei cittadini".

L'Agenzia, tuttavia, ha scelto di difendere i servizi offerti (mantenendo la produzione chilometrica) a scapito degli investimenti infrastrutturali, che quest'anno hanno registrato una contrazione. I passeggeri trasportati nel 2016, dopo un aumento del 5% nel 2015, risultano stabili a quota 13.583.000 o meglio negativi (-0,7% rispetto al 2015). I chilometri prodotti sono stati 12.431.592, in linea col piano del trasporto di Modena 2013-2015 e in leggero aumento (+0,7%) rispetto a quelli prodotti nel 2015. 

Capitolo investimenti: dopo quattro anni con un trend sopra il milione di euro l'anno (realizzazione deposito di Pavullo, ammodernamento della rete filoviaria, riparazioni dei danni legati al terremoto, realizzazione nuovo terminal di Maranello, rimozione Eternit dai depositi e asfalto piazzali), nel 2016 sono stati spesi 460.000 euro. I prossimi progetti sono quelli per la ricostruzione dei depositi di Finale Emilia e Mirandola, demoliti dopo il terremoto. Infine, dopo il rinvio dell'aggregazione delle agenzie dell'Emilia-Romagna deciso dalla Regione, Amo racconta che sono aumentate le collaborazioni con Reggio, soprattutto in vista delle prossime gare di servizio. 

(DIRE)

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