Campogalliano ha deciso di rendere omaggio alla memoria di Edmondo Berselli intitolandogli la biblioteca comunale. La cerimonia si è svolta questo Sabto presso  la biblioteca comunale in via Rubiera in cui sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni, dalla sindaca Paola Guerzoni al presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Inoltre sono stati presenti personalità rilevanti del mondo dell'editoria da  Gian Arturo Ferrari, vicepresidente di Mondadori Libri e presidente di Rizzoli Libri, a Ugo Berti Arnoaldi, dirigente della casa editrice il Mulino

Colto, autorevole, Berselli ha recitato un ruolo da protagonista nel panorama culturale italiano fino al 2010, l’anno della sua prematura scomparsa. Dedicargli un luogo della cultura e della conoscenza, una “casa dei libri” è per il suo paese natale il modo più appropriato di valorizzare la sua curiosità onnivora. Perché Berselli è stato anche un lettore vorace. E, come tutte le grandi firme, aveva una felicità di scrittura che declinava a seconda degli argomenti, e dei lettori di riferimento. Scrupoloso, preciso, sapeva mischiare l'alto e il basso. Leggeva i segni della cultura popolare (la musica, il calcio, gli status symbol delle varie epoche) e li traduceva in un’interpretazione brillante, spesso divertente. 

Sono numerosi i saggi nei quali descriveva i cambiamenti e le mutazioni della società italiana: da “Venerati maestri” a “Quel gran pezzo dell’Emilia”, fino ai più recenti “Liù. Biografia morale di un cane” e “L’economia giusta”. Dopo aver collaborato come opinionista al “Resto del Carlino” (1989-1994), al “Messaggero” (1994-1996), alla “Stampa” (1996-1998) e a “Il Sole 24 ore” (1998-2003), ha scritto come editorialista per “la Repubblica” e “L’espresso” fino all’aprile del 2010.