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Cronaca San Cataldo / Via Venceslao Santi

Sequestrati 52 grammi di hashish grazie al cane antidroga Jasso

L'unità cinofila della Polizia di Stato ieri pomeriggio è intervenuta in via Santi e in via Montecuccoli: controllate trenta persone, arrestato uno spacciatore 24enne, un irregolare condotto al Cie in attesa di rimpatrio

Dopo la pausa estiva, il cane antidroga Jasso è tornato in azione sul suolo modenese dopo gli arresti effettuati a fine maggio grazie al suo fiuto infallibile: grazie al suo supporto, ieri pomeriggio, gli agenti del posto di Polizia Centro e della Polizia Municipale hanno sequestrato ben 52 grammi di hashish da diverse zone della città quali piazza Cittadella, parco XXII aprile e viale Crispi.

VIA SANTI - Sulla scorta di diverse segnalazioni giunte dai residenti in zona, gli agenti hanno svolto un'operazione di contorllo in via Santi per verificare la presenza di nordafricani dediti allo spaccio: infatti, nel parcheggio sottostante il cavalcavia Cialdini erano presenti alcuni stranieri che stavano compiendo una "compravendita" di sostanze illecite. Prontamente intervenuti sul posto subito dopo uno scambio di denaro e hashish, gli agenti hanno sequestrato un totale di 26 grammi di stupefacente nascosti all'interno di un'aiuola e recuperate grazie al fiuto di Jasso. Un tunisino 24enne, infine, è stato arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: risultato essere in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Modena nell'aprile scorso per motivi umanitari, il giovane è stato condotto alla casa circondariale di Sant'Anna come disposto dal magistrato di turno.

VIA MONTECUCCOLI - Ma via Santi è stato solo il primo "stage" per il cane Jasso: il suo talento, infatti, è stato successivamente messo alla prova anche in via Montecuccoli dove nei pressi dell'area dismessa dell'ex Caserma dell'Esercito ha recuperato 25,9 grammi di hashish.

BADANTE - Alla fine del turno, in totale sono state controllate trenta persone, tra le quali un marocchino con precedenti che è stato denunciato in stato di libertà per essersi trattenuto sul territorio nazionale dopo il rigetto della richiesta di regolarizzazione della propria posizione lavorativa come badante: l'uomo è stato accompagnato al Cie in attesa del rimpatrio forzato.

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