"La Befana vien di notte" ma da dove? L'origine delle tradizioni italiane

Sette italiani su dieci non conoscono l'origine delle proprie tradizioni, tu pensi di essere diverso? Allora saprai bene che la Befana è nata in Pianura Padana, che Santa Claus ha ben poco di polo nord ma deve il suo nome da San Nicola di Bari, e che il primo presepe della storia è stato realizzato da San Francesco d'Assisi, e non era di terracotta ma vivente. Secondo lo studio promosso da Incontri Sanpellegrino, il 72% degli italiani ignora completamente le origini delle proprie usante, che hanno una storia millenaria, e che seppur abbiano conquistato il mondo, sono in realtà Made in Italy. E TU COME LO PASSERAI IL CAPODANNO? 

COME NACQUERO LA BEFANA E LA TOMBOLA? In Italia, regione che vai usanza che trovi. Una miriade di particolari e folkloristici rituali, alcune poi diffusi in tutto lo Stivale, sono vissute con gli amici, in famiglia o con le persone più care, accompagnate dalla preparazione di prodotti e piatti tipici locali. La prima partita di Tombola si è giocata clandestinamente nelle case di Napoli nel 1734, proprio perché il Re aveva vietato il gioco del Lotto. La cara vecchietta sulla scopa, invece, è nata presso i celti come una figura mitica che propiziava i raccolti. Infatti gli antichi credevano che nelle prime dodici notti dell’anno, fantastiche figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri, così nacque la figura della Befana.

CAPODANNO: AMULETI, MAGIA E LENTICCHIE. L’intimo rosso indossato a Capodanno è un amuleto per scongiurare guerre e sciagure. La tradizione risale al lontano 31 a.C. al tempo dell’imperatore Ottaviano Augusto: in occasione del Capodanno romano infatti le donne e gli uomini che indossavano qualcosa di rosso rappresentavano il potere, la salute e la fertilita’. Altro rito propiziatorio del Capodanno riguarda le lenticchie, che tutti sappiamo portino fortuna e soldi, ma perché? Questa tradizione ha origine dall’antica usanza romana di regalare una “scarsella”, ovvero una borsa in cuoio, che s’indossava legata alla cinta e che conteneva solitamente lenticchie. Questo rito rappresentava l’augurio che questi piccoli legumi si trasformassero in denaro: il termine “lenticchia” infatti ha preso vita dalla sua particolare forma “a lente”, che ricorda quella di una monetina.

IL VECCHIONE MODENESE, ANTICO RITO CELTICO. Anche Modena ha contribuito al folklore italiano con il falò di inizio anno del Vecchione, che negli anni bisestili diventa la Vecchia. A Bologna viene bruciata in Piazza Maggiore, mentre a Modena lo si fa nelle comunità di paese, specialmente montane. Ha il significato di lasciarsi alle spalle il vecchio anno. Ciò che fa ridere, è vedere il prete di qualche paese che fà la sua benedizione al Vecchione, perché in realtà si tratta di un rito celtico modenese, che prevedeva giovani donne che si mettevano intorno al falò, e, cantando e ballando, chiamavano a sè il favore degli dei.