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Carte di credito clonate, tre arresti al Mediaworld del Grandemilia

In manette sono finiti due uomini e una donna originari dell'est Europa. Sono stati fermati per il furto di un cellulare, ma la perquisizione ha rivelato due “tessere fedeltà” modificate con i codici di ignari possessori di carte di credito. Indaga la Polizia

Un “semplice” furto di un telefono cellulare al negozio Mediaworld del centro commerciale Grandemilia ha rivelato un reato ben più grave, per i quali sono indagate tre persone di nazionalità rumena. Tutto trae origine da un episodio ormai piuttosto frequente per i commercianti dei grandi centri, come la rimozione del sistema antitaccheggio, in questo caso notato dagli addetti della catena di tecnologia ed elettrodomestici.

Nel pomeriggio di ieri , infatti, una pattuglia della Polizia è stata chiamata ad intervenire al centro commerciale, dove un gruppo di cinque persone era stato visto armeggiare con i prodotti nel reparto telefonia. Con l'aiuto di un cacciavite erano infatti riusciti a forzare la custodia in plexiglas e impossessarsi di uno smartphone, passando poi indisturbati le barriere antitaccheggio.

Gli agenti della Volante sono però riusciti ad intercettare gli stranieri all'uscita e a bloccarne tre, recuperando il telefono rubato e l'arnese utilizzato nel furto. Ma la perquisizione ha rivelato cose molto più significative. I tre erano infatti in possesso di due comuni “carte fedeltà” (Mediaworld e Findomestic nello specifico), le tessere plastiche emesse da ormai moltissimi negozi, opportunamente modificate per poter accedere ai conti di ignari cittadini possessori di carta di credito

Si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso, del quale proprio gli stranieri di origine rumena sembrano essere i principali artefici. Si tratta di persone con significative conoscenze informatiche, in grado di inserire su comuni tessere magnetiche i codici delle carte di credito, opportunamente sottratti ai legittimi proprietari con i metodi più svariati.

I tre connazionali, C.C. dell'85, T.B. del '77 e D.G. una donna sempre del '77, sono stati tratti in arresto dalla Polizia, non tanto per il furto, quanto piuttosto per il reato informatico costituto dall'utilizzo irregolare della carta di credito. Gli uomini della Questura ora dovranno risalire ai soggetti truffati e ricostruire il percorso e le modalità che hanno portato alla clonazione.

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