"Sono dei Casalesi, dammi 3mila euro", 39enne arrestata dai carabinieri
Spinta dalla disperazione e dalle precarie condizioni economiche, una 39enne di Sestola ha tentato un'estorsione spacciandosi per un'esponente del clan dei Casalesi. L'indagine è stata condotta dagli uomini dell'Arma di Pavullo
"So chi sei, so quello che fai e anch'io sono del clan: dammi 3mila euro o sarà peggio per te". Questo il senso dei messaggi che la 39enne R. F., pluripregiudicata originaria di Sestola, inviava alla figlia 35enne di un pregiudicato pavullese arrestato nel 2009 in un'indagine sul clan dei Casalesi.
La vittima del tentativo di estorsione aveva iniziato a ricevere numerosi sms con il numero nascosto, nei quali l'ignoto interlocutore, facendo espressamente intendere di appartenere al clan camorrista e di conoscere approfonditamente le abitudini della sua famiglia, minacciava lei ed i suoi familiari se non avesse provveduto a consegnare la somma contante di 3mila euro. La vittima ha fatto denuncia ai carabinieri, ma anche dopo, però, ha continuato a ricevere sulla sua utenza sms di minacce e istruzioni su come e dove lasciare la busta con il denaro richiesto. I carabinieri hanno fatto un appostamento sul luogo stabilito per lasciare il denaro, un posto isolato lungo la strada che da Sestola conduce a Pavullo nel Frignano. Lì hanno sorpreso e arrestato la 39enne, con precedenti per truffa, ricettazione ed estorsione, già nota alla famiglia della vittima per aver in passato lavorato nella loro azienda e quindi a conoscenza delle passate vicende giudiziarie che avevano interessato il padre della vittima. La donna ha spiegato di aver tentato l'estorsione per la disperazione, a causa delle precarie condizioni economiche in cui versa. I militari hanno recuperato sia la somma estorta che i due cellulari dai quali aveva inviato i messaggi minatori.
