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Cronaca Castelfranco Emilia

Castelfranco: lite fra stranieri scoppia in duplice tentato omicidio

Un diverbio per futili motivi si è trasformato in una spedizione punitiva in piena regola con tanto di sicario incappucciato armato di coltello da cucina che ha mandato all'ospedale due rivali. L'uomo è stato poi arrestato dai Carabinieri

Una brutale aggressione perpetrata da un sicario incappucciato armato di coltello che ha lasciato a terra due rivali, uno con diversi fendenti nei fianchi, l'altro completamente sventrato con le viscere sul marciapiede. Non è la trama del sequel di Machete, il protagonista dell'omonimo film di Robert Rodriguez, ma il racconto di quanto accaduto a Castelfranco Emilia intorno alle 23.30 di sabato 26 maggio al termine di uno scontro fra due gruppi rivali di tunisini e marocchini.

INCONTRO - Tutto è nato per puro caso da un incontro in centro a Castelfranco Emilia fra tre giovani tunisini di 24-25 anni (Abdel Kaber Haitem Mohamed, Tlili Slah e Laroussi Maher) con un altro gruppetto di marocchini, visibilmente alticci, formato da due fratelli 30enni e un 50enne. Tlili chiede a uno dei due fratelli una compressa antidepressiva (sic!) dicendo di avere mal di testa, questo gli risponde affermativamente chiedendo però in cambio ben 10 euro. Da questa richiesta esosa ne nasce una discussione che termina di lì a poco con la separazione delle due fazioni.

RISSA - I tre giovani tunisini malediranno a lungo quel treno perso per Bologna. Dopo la prima discussione, infatti, il drappello si dirigono verso la stazione ma, per una manciata di minuti, mancano l'appuntamento. Sconsolati, tornano così verso il centro cittadino. Lungo il tragitto, il nuovo incontro con il gruppo precedentemente incrociato: ne nasce un nuovo diverbio, e i marocchini, più "anziani", fanno capire di volere dare ai giovani tunisini una lezione difficile da dimenticare. Quando volano insulti e spintoni, dietro le spalle dei marocchini spunta un quarto soggetto: un uomo incappucciato, con il volto travisato forse da un maglione, che apre il giubbotto ed estrae un lungo coltello da cucina. Capendo la mala parata, i tunisini fanno per darsi alla fuga, ma Tlili e Abdel Kaber non fanno in tempo ad evitare la furia dell'"incappucciato": il primo è stato rinvenuto a terra urlante dai Carabinieri con tre-quattro coltellate nei fianchi, il secondo, abbandonato sul marciapiede sventrato e con gli intestini sul selciato, è stato notato da una coppia di madri tunisine a passeggio con i loro figli che non ha esistato ad allertare il 118.

INDAGINI - Ricoverati in ospedale per le cure del caso, i giovani se la sono cavata con una prognosi massimo di 30 giorni. Il terzo soggetto componente del gruppo aggredito, Laroussi Maher, è scampato alla furia del sicario ed è riuscito a raccontare quanto accaduto ai Carabinieri della stazione di Castelfranco Emilia: in tempo di record, i militari hanno tratto in arresto "l'incappucciato", il 42enne Antra Abdel Kader, riconosciuto dalle vittime durante l'aggressione. L'uomo era già stato identificato lo scorso settembre perché, presso un bar di Castelfranco Emilia, aveva perso un ingente somma di denaro al videopoker e, preso dalla rabbia, ha distrutto la macchinetta a colpi di martello. Antra è stato riconosciuto e fermato dai militari al supermercato Coop "Le Magnolie" di Castelfranco e, al momento dell'arresto, non ha opposto resistenza: l'accusa è di duplice tentato omicidio e possesso di arma da taglio.

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