L'Arma festeggia 203 anni, tradizionale cerimonia alla caserma "Messineo"
Le autorità civili e militari di tutta la provincia sono confluite stamane in viale Tassoni. Il Comandante provinciale ha ricordato il quinto anniversario dal sisma e lo sforzo quotidiano dei Carabinieri sul territorio
Questa mattina la caserma di viale Tassoni, a Modena, ha ospitato la cerimonia del 203° anniversario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri, un appuntamento che si svolge come ogni anno secondo un consolidato cerimoniale nel cortile della struttura, dove si raccolgono le autorità locali, i rappresentanti dei corpi di polizia e ovviamente i vertici e una folta rappresentanza della Benemerita.
L'immancabile plotone di Allievi Ufficiali schierati di fronte alla tribuna delle autorità ha fatto da cornice all'evento, così come i diversi reparti e veicoli dell'Arma, i gonfaloni dei Comuni modenesi e le associazioni combattentistiche. Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Comandante Generale Tullio Del Sette, il comandante provinciale colonnello Giovanni Balboni ha reso omaggio ai caduti insieme al Prefetto Maria Patrizia Paba ed ha tenuto il suo discorso annuale.
"Oggi siamo chiamati a operare in tempi difficili, caratterizzati da un ormai lunga recessione economica, una generale estesa disoccupazione, una diffusa minaccia terroristica e flussi migratori sempre più consistenti. Sono problematiche imponenti, cui si aggiunge la crescente perdita di un senso etico condiviso, minato da un relativismo dilagante e da una sempre maggiore difficoltà di dialogo intergenerazionale – ha sottolineato Balboni - Solo con un gioco di squadra tra la gente e tutte le Istituzioni, ognuno secondo le proprie competenze, che il lavoro affidato a noi Carabinieri e più in generale alle Forze dell’ordine potrà giungere a positivi risultati".
Sul fronte della sicurezza del territorio e dell'attività svolta – contrariamente agli anni passati – il comando dell'Arma ha preferito glissare, concedendo soltanto alcune cifre generiche. Il colonnello ha parlato di un calo dei reati pari al 4% rispetto allo scorso anno e di un aumento del 12% degli arresti, al netto di un aumento dei controlli sul territorio che si aggira intorno al 20%.
Ospite della cerimonia anche il dottor Stefano Tondi, il medico modenese vittima di un agguato con la soda caustica davanti alla propria abitazione nel novembre scorso. Il colonnello ha interrotto il proprio intervento proprio per lasciare spazio al medico, che si è profuso in un ringraziamento agli investigatori dell'Arma che hanno risolto il caso assicurando l'aggressore alla giustizia.
L'ultima parte della festa, durata circa un'ora, è stata come sempre dedicata alla consegna delgli encomi e dei riconoscimenti a quei militari che si sono distinti in particolari operazioni, tra cui anche il comandante del Nucleo Investigativo di Modena Luca Treccani e il comandante della Compagnia di Carpi Alessandro Iacovelli. In ultimo un riconoscimento è stato consegnato ad una trentina di ragazzi delle scuole della provincia, che hanno sfilato nel cortile e ricevuto i saluti "militari" delle autorità, a sottolineare il legame dell'Arma con le scuole.
