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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Carpi / Piazza Martiri

Carpi riabbraccia la propria Cattedrale con una giornata solenne

Nella mattinata di ieri, sabato 25 marzo, è stata solennemente riaperta al culto la Cattedrale di Carpi. A presiedere la liturgia il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano

“Una grande gioia pervade il nostro animo mentre siamo qui riuniti per riaprire al culto la nostra amata Cattedrale”. Le parole pronunciate da monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi, sul sagrato della Cattedrale di Santa Maria Assunta, all’inizio del rito religioso, esprimono bene i sentimenti che hanno animato la solenne concelebrazione di riapertura al culto dell’edificio, tenutasi nella mattinata di ieri, sabato 25 marzo. Grande gioia, dunque, ma anche commozione per questo evento che ha segnato il definitivo recupero della Chiesa madre della Diocesi di Carpi a distanza di quasi cinque anni dal sisma del 2012.

A presiedere la liturgia il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, che ha aperto la porta della Cattedrale battendone per tre volte lo stipite, come prevede il rito. Da qui la processione dei cardinali e dei vescovi è entrata nell’edificio, riempito da un’assemblea di circa 1800 persone.

“La presenza di tanti vescovi e sacerdoti – ha affermato il cardinale Parolin nell’omelia – vuole significare la partecipazione corale della Chiesa e della cittadinanza a questo momento gioioso. Vogliono anche significare che il terremoto, come altri drammi che possono scuotere la società, con i loro lutti e devastazioni, non hanno l’ultima parola. Con l’aiuto del Signore e perseverando con operosità e coraggio, la vita rinasce, le ferite si cicatrizzano e si ritorna a camminare insieme, a sperare, a progettare e a costruire”.
“E’ giusto perciò - ha sottolineato - celebrare la conclusione di un’opera importante, resa possibile dall’abnegazione di tanti, dalla fattiva e solerte iniziativa di molti enti, delle Autorità, dei cittadini, dall’impegno della Diocesi e del suo Pastore e dalla reciproca collaborazione di tutti. Essa dimostra – ha ribadito - che il terremoto può colpire e ferire, ma non può sconfiggere e annichilire, può danneggiare e far tremare la terra, ma non può disgregare e disperdere una comunità che si impegni a rinascere”.

Sull’importanza della Cattedrale come luogo di fede, di storia e di arte ha, inoltre, insistito il Vescovo monsignor Cavina nel suo discorso durante la celebrazione. “L’uomo naturalmente religioso e naturalmente artista, fin dalla sua origine, ha cercato di trovare un senso al proprio precario vivere, alle proprie fatiche e alle proprie aspirazioni. Questo senso è giunto a noi attraverso l’incarnazione della Bellezza increata - il Verbo di Dio - che trova una sua manifestazione anche nella bellezza artistica favorita e promossa dalla Chiesa, che suscita attrazione anche per le culture che si affacciano ora al nostro mondo accidentale”.

In occasione della riapertura della Cattedrale, circa 100 fedeli della Diocesi hanno adottato spiritualmente, nella preghiera, alcuni bambini non ancora nati. Le offerte raccolte durante la celebrazione di ieri mattina saranno destinate a Progetto Gemma di Fondazione Vita Nova per il sostegno alle mamme che, in tutta Italia, decidono di non interrompere la gravidanza e di accogliere i loro bambini.

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