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Cronaca San Faustino / Strada San Faustino

Cresce il fenomeno delle scommesse abusive, la Polizia chiude un altro centro

Bloccata l'attività di una sala scommesse di strada San Faustino, dove un cinquantenne aveva allestito postazioni pc collegate ad un gestore austriaco, senza le necessarie autorizzazione. Il settore e le recenti normative richiedono un superlavoro da parte della Squadra Amministrativa della Questura

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In questi ultimi mesi l'attenzione della Squadra Amministrativa della Questura di Modena è stata largamente assorbita dalla complessa e sotto certi aspetti rinnovata normativa sul gioco d'azzardo illegale. Come la stessa Polizia ha rilevato, il fenomeno della raccolta scommesse abusiva vive un momento di preoccupante proliferazione, in particolare dovuta al boom delle piattaforme online che forniscono questo tipo di servizio.

La legge italiana è molto chiara a riguardo: per poter aprire e gestire un centro scommesse - o sala giochi che dir si voglia - occorre da un lato la concessione da parte dell'Agenzia delle dogane e dei Monopoli e dall'altro l'autorizzazione da parte del Questore. Alla Polizia spetta infatti il compito di verificare che il titolare della concessione sia persona estranea agli ambienti criminali e che abbia quindi un "curriculum" adeguato alla gestione di questi flussi di denaro, che - non è un mistero - spesso sono intercettati dalla malavita organizzata.

La recente legge Regionale in materia di gioco d'azzardo e contrasto alla ludopatia ha ulteriormente complicato il quadro, inserendo nuove prescrizioni. Come noto, i comuni hanno effettuato un censimento dei cosiddetti luoghi sensibili, nei pressi (500 metri) dei quali non possono essere aperte sale scommesse e dove quelle già presenti dovranno chiudere nei prossimi mesi. Spetta sempre alla Questura la verifica dei requisiti imposti dalla normativa locale, per ora solo per quanto riguarda le nuove aperture.

E' in questo quadro complesso - oltre che nel dibattito pubblico sulle contraddizioni del gioco d'azzardo gestito dallo Stato - che si inserisce l'attività della Squadra Amministrativa modenese, che solo nell'ultimo mese ha chiuso due centri di raccolta scommessi in città e avviato indagini su altri quattro esercizi in provincia.

Proprio ieri è stato notificato il provvedimento di cessazione immediata dell’attività di raccolta scommesse al legale rappresentante della società attiva in strada San Faustino 11, sotto il marchio Aleabet. All’interno del locale sono stati identificati quattro clienti che stavano scommettendo sugli esiti delle partite di calcio del Mondiale di Russia 2018, ma l'intera attività è risultata abusiva. Il gestore non aveva mai conseguito la concessione rilasciata dalla Agenzia delle Dogane e Monopoli di Stato, né la conseguente autorizzazione di polizia. Inoltre, l’attività abusiva non rispetta la normativa regionale relativa alle distanze minime previste dai luoghi sensibili (chiese, scuole, ecc.) né il gestore aveva frequentato i corsi di formazione relativi alle dinamiche di ludopatia.

Il video del blitz della Polizia in strada San Faustino

Questo genere di abusivismo nel settore è reso possibile attraverso un contratto stipulato tra il gestore e una società di betting con sede all'estero, come in questo caso la Austriaca Aleabet. Il titolare - un 50enne originario della Basilicata e residente in città - aveva un contratto grazie al quale intascava una percentuale delle giocate effettuate dai 10 terminali che aveva allestito nel locale, tutto ovviamente senza considerazione del fisco italiano.

Il Questore Santarelli, a margine dell'oeprazione, rileva come l’attività della Squadra Amministrativa sia "il frutto di una sinergia che tiene conto di un continuo controllo del territorio operato dalle diverse articolazioni della Questura unitamente al prezioso scambio informativo con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in grado di formare una rete di competenze destinate a sconfiggere fenomeni di particolare pericolosità, quali il gioco d’azzardo e le relative dipendenze che esso provoca, al di fuori delle regole di sistema”.

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