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Cronaca Amendola / Strada Panni

Carceri, Casa Lavoro di Saliceta: Regione favorevole alla chiusura

La Regione chiederà al Guardasigilli la chiusura definitiva della struttura, il dirottamento dei fondi per la ricostruzione a veri progetti di recupero sociale e il trasferimento degli agenti al carcere di Sant'Anna

Dopo le segnalazioni di Desi Bruno, garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive delle libertà personali, la Giunta Regionale affronta il problema della Casa Lavoro di Saliceta: la struttura infatti, che ospita di soprattutto persone che hanno finito di scontare la pena ma sono ritenute socialmente pericolose, non riusciva ad assolvere ai suoi compiti di rieducazione e reinserimento in società tramite il lavoro.

Al contrario, secondo i consiglieri regionali Palma Costi (Pd), Marco Monari (Pd), Gianguido Naldi (Sel-Verdi), Roberto Sconciaforni (Fds) e Sandro Mandini (Idv) molto spesso a Saliceta il lavoro mancava, al punto che i detenuti lo svolgevano rare volte e a rotazione: di fatto, la misura di ulteriore sicurezza applicata dal magistrato si limitava alla detenzione. In questo caso il terremoto si è mostrato provvidenziale: l’evacuazione coatta della struttura, i cui detenuti sono stati spostati a Parma e Padova, ha portato a serie riflessioni sull’opportunità di una ristrutturazione dello stabile.

La giunta si è pertanto assolta l’impegno, da sottoporre al Ministero della Giustizia, di chiudere definitivamente la Casa Lavoro e destinare i fondi della sua ricostruzione a progetti di effettivo recupero sociale e lavorativo degli internati in carcere. Inoltre, è stato richiesto al governo che gli agenti in servizio nella struttura siano trasferiti alle carceri di Sant’Anna, perennemente sotto organico, in modo da garantire maggiore sicurezza alle forze di polizia detentiva . 

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