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Cronaca

Classifica del Sole 24 Ore, balzo in avanti per l'università di Modena e Reggio

Recuperando diverse posizioni rispetto all'ultima pubblicazione, Unimore si piazza al 15esimo posto fra gli atenei statali. Si conferma il podio, guidato da Verona. Luiss al top fra le private

Il 2017 sorride subito ad Unimore. La prima classifica dell'anno, quella sul valore delle università italiane pubblicata dal Sole 24 Ore, vede infatti un importante risultato per l'ateneo nostrano, che risale la china e si colloca al 15° posto. Lo scorso anno si era piazzata solamente 21esima.

Sono rispettivamente l'Università di Verona e la Luiss di Roma a guidare la classifica dei migliori atenei statali e non statali secondo la classifica nazionale. Al secondo posto delle università non statali, nella classifica del quotidiano economico, spunta quella di Trento, quindi Bologna e il Politecnico di Milano appena giu' dal podio. 

Tra le non statali, spicca il risultato della Luiss che scavalca al comando la Bocconi di Milano. Confermato nel gradino piu' basso del podio, il San Raffaele di Milano, mentre rispetto allo scorso anno sale di due posizioni il Campus biomedico di Roma che si posiziona al quinto posto.

Soddisfazione un casa Unimore con il Rettore Andrisano che commenta così il risultato: "Sono particolarmente soddisfatto per il balzo in avanti di sei posizioni che ci porta al 15° posto assoluto e quindi nel primo quartile della classifica degli atenei statali. Riscontriamo su alcuni indicatori  miglioramenti significativi e su altri sostanziali conferme. In queste circostanze è necessario però preoccuparsi di capire cosa sia necessario fare per un ulteriore miglioramento. La insoddisfacente posizione sulla classifica specifica della sostenibilità ci segnala che abbiamo attivato un’offerta didattica superiore alle nostre attuali potenzialità e quindi che dobbiamo nel prossimo futuro immettere docenti di ruolo nelle materie di base e caratterizzanti, là dove è oggettivamente necessario potenziare l’organico. Siamo anche carenti sul piano dell’attrattività per gli studenti extra regione: per migliorare occorre investire come sistema integrato ateneo-istituzioni locali. Più complesso migliorarsi sul fronte della ricerca, che ci vede da tempo, in posizioni di centro classifica. Qui occorre investire sui gruppi che mostrano la migliore capacità propositiva e che sono già ben posizionati in campo internazionale, nonché  di agevolare i  giovani ricercatori più promettenti; è necessario pertanto rivedere anche parzialmente gli attuali criteri di distribuzione delle risorse interne e per questo è già stata convocata una importante riunione della commissione ricerca di ateneo per la metà di gennaio".

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