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Cronaca Piazza della Torre

Restauro completato, torna a splendere la statua del Tassoni

Finanziata dal Rotary club, nell’ambito delle celebrazioni, la manutenzione alla statua sotto la Ghirlandina dedicata all’autore della “Secchia rapita”, opera del Cavazza del 1860

È terminato l’intervento di manutenzione al monumento ad Alessandro Tassoni in piazza Torre sotto la Ghirlandina, nell’ambito delle iniziative per il 450esimo della nascita dell’autore della “Secchia rapita”, che culmineranno in dicembre con una mostra a Palazzo dei Musei. I lavori al monumento che ritrae il poliedrico intellettuale modenese, eseguito dallo scultore Alessandro Cavazza nel 1860, erano incominciati 12 novembre.

L'intervento, commissionato dal Comune per le celebrazioni tassoniane e finanziato dal Rotary club di Modena, è stato condotto dalla ditta L'Arca. Il monumento ripulito sarà presentato ufficialmente alla città dal sindaco Muzzarelli sabato 12 dicembre alle 16, prima dell'inaugurazione della mostra “Alessandro Tassoni, spirito bisquadro” che si svolge alle 17 a Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino.

La mostra, organizzata dal Museo civico d’arte in collaborazione con Biblioteca Estense universitaria, Archivio storico del Comune e Archivio di stato, prosegue le iniziative celebrative incominciate con presentazioni di libri, decima edizione del Premio letterario Tassoni e convegno internazionale di studi che si è svolto nello scorso fine settimana al Collegio San Carlo, e proseguiranno con altri appuntamenti, tra i quali una “Seduta tassoniana” organizzata dalla Deputazione di Storia patria, in programma a Palazzo comunale sabato 28 novembre alle 15.30.

Il monumento al Tassoni di piazza Torre, nato all’interno di una specifica iniziativa per onorare i Modenesi illustri, fu il primo di quel programma ad essere realizzato. Se fin dal 1853, infatti, la città di Modena aveva onorato la memoria di Antonio Ludovico Muratori con una statua realizzata da Adeodato Malatesta collocata in Piazzetta Muratori, fu il 20 aprile 1857 che Adeodato Malatesta, Paolo Gaddi e Luigi Bellei, con un avviso rivolto alla cittadinanza, diedero vita alla “Società per l'erezione dei monumenti agli illustri modenesi”. Il programma prevedeva che fossero erette lungo via Emilia, ben visibili ai forestieri che attraversavano la città, cinque statue dedicate rispettivamente a Tassoni, Correggio, Vignola, Carlo Sigonio e Fulvio Testi.

Si partì proprio con il monumento a Tassoni, che fu l’unico poi a essere realizzato, e alla fine di giugno la Società poteva già contare su un contributo di mille lire del Comune e 253 azionisti. In quegli anni, insieme con il Tassoni si intendeva celebrare un alto capitolo della storia letteraria cittadina, ma anche, in chiave risorgimentale, colui che, parteggiando per i Savoia, si era levato contro la dominazione spagnola. Lo scultore prescelto fu Alessandro Cavazza (Modena 1824 – Reggio Emilia 1873), che aveva studiato all'Accademia di Belle Arti modenese e si era perfezionato a Firenze a Roma.

L'inaugurazione si svolse il 26 novembre 1860 in forma solenne, e nello stesso giorno la Società fece formale atto di donazione al Comune con schieramento della guardia nazionale, suono della maggior campana in segno di tripudio cittadino e pubblicazione di un opuscolo commemorativo. Dopo l'innalzamento della statua furono anche prese misure per il decoro della piazza circostante.

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