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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Giovani musulmani modenesi: "Mi piace vivere in Europa e credere nell'Islam"

Abbiamo incontrato i giovani musulmani modenesi, per capire la loro visione dell'Italia, del mondo, dei valori della vita, della sessualità, del rapporto uomo-donna e anche sui temi più odierni come l'ISIS e le rivoluzioni arabe. Ecco le loro risposte

La moschea di Modena accoglie durante il Ramadan più di 1700 persone. Dagli anni '90 questa moschea è cresciuta sempre di più, visto anche l'aumento dell'immigrazione dal Medio Oriente e dal Maghreb. Il rapporto Islam e Modena è stato sicuramente inficiato, come in tutto l'Occidente, prima dalle Torri Gemelle e poi oggi Dall'ISIS, dividendo l'opinione pubblica tra i più e meno scettici. Raramente però viene data la possibilità a musulmani di potersi esprimere sui vari temi della vita quotidiana, dal vivere in Europa all'educazione sessuale, dal portare il velo alla loro fede, fino ad arrivare ai temi più moderni. Così ho deciso di incontrare due ragazzi, Amel e Reyen, ed un ragazzo, Moad, musulmani per conoscere meglio il loro mondo e la comunità islamica modenese.

Perché hai deciso di non portare il velo, pensi possa limitarti?
Amel: Io non porto il velo perché, prima di tutto bisogna fare un percorso, cambia la tua vita, specie ora che va in giro una bandiera dell'islam. Non credo di essere ancora pronta per pontarlo, ora sto facendo un percorso e spero un giorno di essere in grado di portarlo. Mi limiterebbe sicuramente nel rapporto con questa società.  Io ho a che fare con italiani, loro sanno che faccio parte di questa comunità, e mi dicono: "Se ti metti il velo, con te non ci parliamo più". Una mia amica lo aveva messo e nessuno è più uscito con lei, pensavano fosse una terrorista. 

Perché hai scelto di mettere il velo? E' stato limitativo? 
Reyen: Semplicemente perché mi sento più a mio agio con il velo, mi sento più me stessa. C'è una responsabilità di portarlo, ma sono felice di portarlo, perchè ho scoperto aspetti di me che non avrei mai potuto conoscere. E' 'stato limitativo per me non direi, più per gli altri. Se una persona non mi vuole conoscere è un'occasione mancata per lei. Io mi so includere facilmente, serve ovviamente maturità, se ce l'hai capisci come agire. 

Perché credi nell'islam?
Amel: Io mi sono informata da quando sono piccola, non ho preso per buono quello che mi hanno detto i miei genitori, mi sembra stupido. Ho fatto ricerche su tutte le religioni, ma come l'islam non c'è nesssuna. Mi dà serenità e pace. Ogni volta che prego mi sento molto meglio.
Reyen: Molti principi li avrei indipendentemente dall'islam, come l'onestà con sè stessi e con gli altri. L'islam impone che tu non possa giudicare gli altri, perché non sei onniscente. Oggi invece siamo tutti giudicati, tutti sotto esame. 

Qual'è la stupidaggine più grossa sull'islam che ti hanno detto?
Amel: Molto spesso mi hanno chiesto: "tu ti fai scoppiare, o ti farai scoppiare?" Da piccola ci soffrivo, ora mi fa solo ridere. La verità è che non sembro araba fisicamente, proprio per le mie origini libanesi, ma appena dico il mio nome le persone vedo che prendono una certa distanza. 
Nella mia adolescenza ho pensato più volte di cambiare il mio nome, perché appena lo dicevo gli altri mi chiedevano: "cosa?". Ma poi ho capito che è un valore per me avere un papà di Dubai e una mamma siriana, perchè tutti sono uguali, io sono diversa. Se no è tutto noioso. 

Reyen: Ad esempio una domanda che mi fanno spesso è: "ma tu hai un matrimonio combinato?" A me fa ridere, perché questo matrimonio combinato in realtà non esiste. E' l'idea di matrimonio che mi sembra molto lontana, poi combinato proprio non esiste.

Vi piacerebbe vivere in un  paese arabo? 
Reyen: So che sembra strano, ma in realtà mi è più facile praticare la mia religione qua in Europa, rispetto che nel mio paese natale, cioè il Marocco. I diritti dell'uomo sono presenti nell'islam, e che poco sono rispettati nei nostri paesi di origine. Nei paesi arabi danno per scontato la religione. 
Amel: Nei miei paesi la religione è vissuta come qui viene vissuto il Cristianesimo. Noi notiamo giorno dopo giorno quanto sia difficile essere musulmani qui in Europa, e questo ci fa solo aumentare la fede, perché non la viviamo come cultura, ma come vera religione, vera fede. Qui, capisco che alla gente non gliene frega niente della religione. 

Cosa succede se un non islamico si è innamorato di una persona fedele all'islam?
Reyen: Io so di una storia di un italiano che non credeva, che si è innamorato di una ragazza fedele all'islam, e lui si è convertito. A livello religioso non è possibile per una donna sposarsi con un uomo non praticante, ma è consentito ad un uomo praticante sposarsi con una che non pratica. Le famiglie tendenzialmente danno tempo a quella persona di convertirsi. 

Non si può fare sesso fuori dal matrimonio?
Moad: Se sei credente si riesce a mantere questo patto. Si riesce, non è impossibile. Forse detto da un adolescente è strano, ma è così.

Ti sei mai innamorato di una ragazza fuori dall'islam?
Moad: Si mi è capitato, ma è un amore adolescienziale. Ovvio la teoria dice che non ci può essere relazione fuori dal matrimonio o da fidanzamento ufficiale. L'Islam lo vieta, la comunità islamica lo tollera perché si rende conto che non puoi obbligare tuo figlio a fare qualcosa. Diventa controproducente.

Il preservativo è accettato?
Moad: Il rapporto sessuale non ha solo l'obiettivo di procreare, ma anche di piacere, è un dono di Allah. La pillola o il preservativo non sono concesse, ma alla fine bisogna scegliere il male minore. Tra il non poter mantenere un figlio e andare contro questo divieto, è meglio mettere il preservativo. 

Se fossi nato in Italia da famiglia cristiana, saresti mai diventato musulmano?
Moad:  E' difficile da dire questa cosa. Sinceramente non ci ho mai pensato. Però se sono musulmano è il destino, è ciò che ha Allah ha voluto. Quello è il piano divino, poi ovvio che ci sono anche le tue scelte.

Chi è chiuso: chi guarda da fuori l'islam con pregiudizio, o chi da dentro segue la sua via senza guardare fuori?
Moad: Ci possono essere persone chiuse sia dentro che fuori dalla comunità islamica. Chi non conosce l'Islam e ne parla senza informarsi ha sicuramente chiusura mentale, ma in realtà anche chi si dice musulmano e poi non segue davvero i suoi dettami è chiuso in sé stesso. Il problema è che i media indirizzano la gente all'odio verso islam, sfruttando le azioni dell'ISIS. 

Li consideri musulmani quelli che fanno parte dell'ISIS?
Moad: No, non sono musulmani. Allah dice: chi uccide una persona è come se avesse ucciso tutte le persone del mondo. La vera comunità islamica è completamente distaccato dall'ISIS, non capisco perchè ci sono questi pregiudizi sul nostro credo.

Secondo te la comunità islamica cosa deve fare contro l'ISIS?
Reyen: Non è giusto che noi dobbiamo sempre ripetere che ci distacchiamo da ciò che fa l'ISIS, perché non centrano con noi. La verità è che le informazioni vengono filtrate dalle solite quattro agenzie, che decidono cosa possiamo sapere e cosa non possiamo sapere. Ogni epoca storica ha avuto i suoi ebrei, i suoi nemici, oggi tocca a noi. 

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