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Cronaca Vignola

Processi, condannati i cinque rapinatori della gioielleria di Vignola

Venti anni complessivi di pena per i tre esecutori materiali, l'autista e il basista del colpo del 3 marzo 2016 alla Gioielleria Galli. I malviventi non si fecero scrupoli ad aggredire i negozianti e una cliente, ma dopo qualche settimana furono arrestati. Soddisfazione della Procura

Il Tribunale di Modena, nella persona del Gup Eleonora De Marco, ha emesso la sentenza di condanna a ciarico dei giovani criminali protagonisti di una rapina a mano armata che aveva destato particolare allarme a Vignola. Il 3 marzo dello scorso anno tre persone erano entrate nella Gioielleria Galli di via Garibaldi e minacciarono i presenti, malmenandoli e immobilizzandoli, per poi razziare alcuni oggetti in esposizione per un valore di circa 200mila euro (GUARDA IL VIDEO).

Le indagini dei Carabinieri avevano permesso però di identificare i tre protagonisti già a metà aprile e di trarli in arresto in un quartiere dell'hinterland napoletano dove risiedevano. Quanche settimana dopo erano stati identificati anche un quarto uomo, l'autista del trio, e un quinto, il basista residente nella zona di Vignola che aveva fornito supporto ai malviventi.

La sentenza nel processo con rito abbreviato non ha fatto sconti. I tre esecutori – Ferdinando Amitrano di 24 anni, Alfonso Mangiapilli di 19 e Roberto Migliaccio di 21 – sono stati condannati a 5 anni di carcere. Quattro anni invece al "taxista", il 22enne Sabatino Panico, mentre il 22enne Daniele Di Napoli, il basista, ha patteggiato una pena di 1 anno e 8 mesi.

"Sono assolutamente soddisfatta per le condanne che, nonostante i riti alternativi che comportano una riduzione di pena di un terzo, costituiscono una importante risposta dello Stato ad un gravissimo episodio di aggressione ad esercizio commerciale con lesioni ai presenti". Questo il commento del procuratore capo Lucia Musti, che ha aiiungto: "La condanna è il coronamento dell'attività investigativa condotta dai Carabinieri di Modena coordinati brillantemente dal PM Luca Guerzoni che chiese ed ottenne in tempi rapidissimi, anche grazie ad un GIP  particolarmente efficiente, ordinanze cautelari in carcere".

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