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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Prime sentenze, fioccano condanne per la ndrangheta Aemilia

Tante le condanne emesse dal Gup di Bologna per i riti abbreviati nel maxi proceddo di mafia. Condannato per abuso d'ufficio anche il finalese Giulio Gerrini. Assolto il consigliere di Forza Italia Giuseppe Pagliani

Condanne per oltre 280 anni di carcere, pene ridimensionate in modo più o meno lieve per i principali imputati, ma anche diverse assoluzioni. Questo il primo bilancio della parte del processo Aemilia svoltasi a Bologna con rito abbreviato, che si è conclusa poco fa con la lettura della sentenza del Gup Francesca Zavaglia. L'impianto accusatorio dei pm Marco Mescolini e Beatrice Ronchi ha sostanzialmente retto nei confronti degli imputati ritenuti promotori, organizzatori o associati del sodalizio criminale. 

Per Nicolino Sarcone la pena è di 15 anni, contro i 20 chiesti dai pm; per Alfonso Diletto 14 anni e due mesi (sempre partendo da una richiesta di 20); 14 anni, invece, per Antonio Silipo, mentre Antonio Gualtieri è stato condannato a 12 anni. Ottiene uno sconto rispetto alle richieste dell'accusa Giuseppe Giglio, collaboratore di giustizia: i pm avevano chiesto una condanna a 20 anni, ridotti a 12 anni e sei mesi dal Gup.

Condanne pesanti anche per il poliziotto, ed ex autista del questore di Reggio Emilia, Domenico Mesiano, e per l'altro poliziotto Antonio Cianflone, a cui il Gup ha dato otto anni e sei mesi, per la commercialista bolognese Roberta Tattini (per lei otto anni e otto mesi), e per il giornalista Marco Gibertini, per il quale la condanna è a nove anni e quattro mesi. 

Pena quasi dimezzata, invece, rispetto alle richieste per il boss Nicolino Grande Aracri, che in questo processo non era imputato di associazione mafiosa: per lui sei anni e otto mesi invece dei 12 chiesti dall'accusa. Due anni e quattro mesi, infine, per l'ex responsabile del Settore Lavori pubblici del Comune di Finale Emilia, in provincia di Modena, Giulio Gerrini.

Ma la Procura deve 'incassarè anche l'assoluzione di alcuni imputati per cui erano state chieste condanne molto pesanti. Tra questi, Michele Colacino, Selvino Floro Vito, Francesco Lepera, Fulvio Stefanelli, Giovanni Summo e il consigliere comunale di Forza Italia di Reggio Emilia Giuseppe Pagliani: per loro i pm chiedevano la condanna a 12 anni di carcere, ma il Gup ha deciso di assolverli. 

“Salvato” dalla prescrizione, invece, l'ex assessore forzista del Comune di Parma Giovanni Paolo Bernini, per cui erano stati chiesti sei anni per scambio elettorale politico-mafioso. Quanto ai risarcimenti alle parti civili, a quanto si apprende la Regione Emilia-Romagna si è vista riconoscere una provvisionale di 600.000 euro (i costi sostenuti dall'amministrazione di viale Aldo Moro per far svolgere il processo in Emilia-Romagna ammontano a oltre un milione), mentre per le Camere del lavoro di Modena e Reggio Emilia la cifra è di 10.000 euro l'una, e 15.000 vanno alla Cgil regionale.

(DIRE)

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