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Cronaca Sassuolo

Sorelle annegate, raccolta fondi per sostenere la famiglia Louahbi

Il comune istituisce un conto in cui i cittadini possono versare un personale contributo per aiutare la famiglia delle due ragazze annegate nel Secchia. Cordoglio del presidente Muzzarelli che poi aggiunge: "Sottovalutate le insidie del fiume"

Nel coro di dolore e cordoglio che ha segnato Sassuolo nelle ore successive alla tragedia delle due sorelle annegate nel Secchia, l'Amministrazione Comunale ha deciso di mettere in campo un'azione concreta, in risposta ad alcune sollecitazioni dei cittadini. Il Comune informa infatti che da oggi è possibile versare contributi nel “Fondo di solidarietà” del Comune a sostegno della famiglia Louahbi. Il denaro raccolto servirà a coprire le spese relative alle esequie e al trasporto delle salme nel loro paese d'origine, il Marocco, dove la famiglia ha deciso di dare sepoltura alle due figlie scomparse. 

Il codice IBAN è: IT27T0200867019000100984467, intestato a COMUNE DI SASSUOLO – Fondo di Solidarietà, con causale “sostegno vittime tragedia Fiume Secchia del 4 agosto 2015”. Per effettuare la donazione si può utilizzare un bonifico bancario oppure il versamento in contanti in tutti gli sportelli bancari. È indispensabile specificare la causale nel bonifico. Ad ogni versamento verrà data tranciabilità e trasparenza, per sapere quanto è stato introitato e come verrà destinato.

Ieri è giunto un messaggio anche dal Presidente della Provincia di Modena, Gian Carlo Muzzarelli: “Esprimo il profondo cordoglio a nome di tutta la comunità modenese alla famiglia Louhabi così duramente colpita dalla tragedia della scomparsa nel fiume Secchia delle due figlie e Hajar e Khadija, mentre una terza figlia, Khaoula, è ricoverata in condizioni disperate”.

“Dobbiamo imparare e rispettare la natura – ha aggiunto Muzzarelli - soprattutto quando può celare pericoli. Quelle acque del fiume, che alle ragazze potevano apparire così quiete e inoffensive, sappiamo che possono diventare una trappola mortale. Purtroppo, non solo a Modena, all'origine di tragedie come questa, che spesso colpiscono i più giovani, c'è la mancata consapevolezza o la sottovalutazione delle insidie dei nostri fiumi e dei nostri corsi d'acqua dove, dobbiamo ricordarlo sempre, c'è il divieto di balneazione”.

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