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Cronaca Medolla

Bassa Modenese, controlli a tappeto dei carabinieri

Su 150 persone identificate, 5 sono state denunciate per diversi reati: due nomadi sono stati scoperti con 800 di rifiuti ferrosi di provenienza ignota e un camionista è stato scoperto con una patente contraffatta

Proseguono senza sosta i controlli dei  Carabinieri nella Bassa, attraverso l’intensificazione delle pattuglie con particolare riferimento ai comuni di Mirandola e Medolla, che ha consentito di identificare 150 persone di cui 60 stranieri e la denuncia in stato di libertà di 5 persone per diversi reati.

Particolare attenzione è stata rivolta alle verifiche dei mezzi pesanti, soprattutto quelli adoperati per il trasporto di materiale (a volte rubato), quali gli autocarri. Infatti a Mirandola due nomadi locali, pregiudicati per reati predatori, sono stati sorpresi in via Farini a bordo di un autocarro su cui trasportavano 800 kg di ferraglia di varia natura senza essere stati in grado di specificarne la provenienza. Non solo sono stati denunciati per ricettazione non potendo escludere l’origine delittuosa del materiale ma sono anche stati denunciati per trasporto di rifiuti speciali senza la prescritta autorizzazione. Infatti la normativa sulla tutela dell’ambiente consente il trasporto dei rifiuti speciali (cioè quelli non solitamente prodotti dai nuclei familiari) solo per chi dispone di specifica autorizzazione.

I Carabinieri di Medolla invece hanno denunciato un moldavo 50enne residente a Mirandola, sorpreso alla guida di un autocarro, non solo privo di patente italiana ma soprattutto munito di patente moldava contraffatta. Nel corso della notte è stato poi denunciato un 40enne campano residente a Carpi, perché sorpreso lungo la SS12 alla guida della sua Megane con un tasso alcolemico due volte superiore alla media. Infine a San Prospero, nell’ambito dei controlli alle sale giochi, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato il titolare italiana di un bar all’interno del quale erano installate le slot machine ma non era fornita la prevista comunicazione obbligatoria dei “giochi proibiti ai minorenni”. La violazione comporta una denuncia penale in considerazione della necessità di tutelare i minori dal gioco.

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