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Cronaca

Caporalato, cinque aziende del distretto carni sotto controllo giudiziario

Quattro le persone indagate per la somministrazione di lavoratori nel periodo 2012-2017, che si è concluso proprio con lo scoppio della "bolla" legata alle false cooperative e ai diritti calpestati. Nominato un custode per le aziende coinvolte

Decine di lavoratori sfruttati, sottopagati e costretti a lavorare in condizioni degradanti: questi i motivi che hanno portato, lo scorso 15 ottobre, all’esecuzione del provvedimento di “Controllo giudiziario delle aziende” emesso dal Gip presso il Tribunale di Modena - dott. Andrea Romito - su richiesta della Procura - nei confronti di 5 società con sede nel modenese, attive nel settore della lavorazione delle carni. Si tratta di un intervento di vigilanza "prescrittiva": il Tribunale può nominare un commissario con il compito di monitorare che siano adempiute le prescrizioni dell’autorità giudiziaria mirate ad estirpare l’attività illecita.

Come di consueto, la Procura non ha voluto rendere noti i nomi delle imprese coinvolte. SOno però quattro le persone indagate, tra l’altro, per l’ipotesi di reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”, il cosiddetto caporalato.

Il provvedimento arriva al termine di un’accurata attività investigativa svolta dai Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena, coordinati dal Procuratore Aggiunto, dott. Giuseppe Di Giorgio, che ha portato all’individuazione di una vera e propria “filiera di somministrazione ed utilizzo di manodopera”, composta da aziendetra loro direttamente collegate. In particolare, l’indagine svolta dai finanzieri del Gruppo Modena vede indagati 4 soggetti - ai quali sono contestati anche reati di evasione fiscale per oltre 3 milioni di euro complessivi – che avrebbero impiegato nelle rispettive attività produttive, tra il 2012 ed il 2017, sfruttandoli, numerosi lavoratori sottoposti a condizioni di lavoro degradanti, approfittando del loro stato di necessità e di bisogno.

Scopo del provvedimento emesso nei giorni scorsi è, quindi, quello, da un lato, di che le presunte azioni di sfruttamento possano proseguire nel tempo, trattandosi di un assetto ormai consolidato nella gestione del personalenelle aziende messe nel mirino dalla Fiamme Gialle. Il Gip, ritenendo solido il quadro investigaticvo fornito dai finanzieri, ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica ed ha nominato un noto commercialista bolognese quale unico custode di tutte le società coinvolte nella vicenda.

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