rotate-mobile
Cronaca Via Emilia

Dopo lo sgombero sfila la rabbia, 500 in corteo con i centri sociali

Un presidio in piazza Matteotti, poi un corteo rumoroso che dai viali è approdato nuovamente in piazza Sant'Eufemia. Si è svolta con ordine la manifestazione di questo pomeriggio che ha visto i centri sociali sfilare al grido di "Casa, reddito dignità!"

In prima fila, dietro gli striscioni, c'erano le famiglie straniere sgomberate mercoledì scorso, con bambini e figli adolescenti al seguito. Con loro gli esponenti dei centri sociali modenesi, Guernica e sportello LaRage, che scandivano cori e slogan dai megafoni e dal furgoncino che apriva il corteo. Nel seguito del gruppo alcune centinaia di perone, giovani e non, delle provenienze più diverse: dalle realtà antagonisti delle città vicine agli esponenti della sinistra radicale modenese. 

Questa la composizione della manifestazione che questo pomeriggio si è dipanata da piazza Matteotti fino a Sant'Eufemia, percorrendo la via Emilia, viale Vittorio Veneto e via Carteria: un corteo annunciato dopo lo sgombero dell'ex Caserma e dello stabile di via Bonacorsa dove i centri sociali avevano guidato l'occupazione abusiva di 74 persone straniere, tra cui molte famiglie con prole. Un momento di protesta che era stato organizzato in tempi rapidi e con grande apprensione per l'ordine pubblico, soprattutto dopo lo scontro violento fra antagonisti e Polizia seguito allo sgombero e costato diversi feriti.

Corteo dei centri sociali per il diritto alla casa - Modena 14/05/2016

Lo testimoniava l'ingente dispiegamento di forze, che già dal primissimo pomeriggio aveva visto reparti antisommossa di Polizia, Carabinieri e Finanza presidiare le vie del centro e chiudere al transito una parte di via Emilia, in corrispondenza di piazza Matteotti, dove è avvenuto in concentramento dei circa 500 manifestanti. Sono però servite quasi due ore prima di trovare un accordo tra gli organizzatori e la Questura su un percorso autorizzato, che evitasse i luoghi più affollati e minimizzasse i rischi di ordine pubblico. Accordo raggiunto alle 17.30, quando il corteo ha mosso i primi passi verso Sant'Agostino.

Lo slogan che ha fatto da cornice alla manifestazione è quello che già altre volte negli ultimi mesi ha riecheggiato in città: “Casa, reddito, dignità!”. Diversi gli interventi al microfono degli stranieri sgomberati, che hanno chiesto una sistemazione definitiva e un intervento più concreto dei Servizi Sociali, sottolineando il diritto ad un'abitazione in cui stare. Dagli antagonisti sono poi arrivate dure critiche all'Amministrazione Muzzarelli e il Partito Democratico, “colpevoli” di politiche inadeguate e di azioni “repressive” verso i centri sociali.

IL VIDEO

Una volta giunti in Sant'Eufemia, i manifestanti si sono congedati, disperdendosi sotto l'occhio attento delle forze dell'ordine. Chi alla vigilia nutriva grandi preoccupazioni per la sicurezza può tirare in definitiva un sospiro di sollievo: il corteo ed i suoi partecipanti non hanno trasgredito rispetto agli accordi presi con le forze dell'ordine e nessun facinorosi si è infiltrato fra i manifestanti cercando di far degenerare a situazione, come si poteva temere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo lo sgombero sfila la rabbia, 500 in corteo con i centri sociali

ModenaToday è in caricamento