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Cronaca

"Sassuolo, Croce Rossa incapace di svolgere servizi per il Comune"

L'intervento di Riccardo Macchioni, ex dipendente Cri: "Nonostante la cifra di 346mila euro sia considerata eccessiva, non è sufficiente alla stessa Croce Rossa per coprire le spese di produzione dei servizi convenzionati"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Essendo stato dipendente CRI per lo svolgimento dei servizi convenzionati col Comune di Sassuolo, ed avendo dato voto contrario al rendiconto d’esercizio 2012 di Croce Rossa per l’incapacità dell’ente di svolgere in economia questo lavoro, oltre che per le gravi ricadute finanziarie che ciò le ha comportato, ho ritenuto opportuno precisare alcune questioni emerse durante l’ultimo Consiglio Comunale. Nonostante la cifra in ballo (346mila euro) sia stata considerata eccessiva da tanti oltre che da Sonia Pistoni nella propria interrogazione, susciterà magari ulteriore sorpresa il fatto che non sia nemmeno lontanamente sufficiente alla stessa Croce Rossa per coprire le spese di produzione dei servizi convenzionati.

Va precisato anche che, semplificando, la somma andrà così ripartita: 
per 9 mensilità 2013: € 112.760,00 
per l’anno 2014: € 150.400,00 
per 8 mensilità del 2015: € 83.760,00

Per comodità di calcolo consideriamo l’anno 2014, che essendo interamente coperto è più facilmente comparabile ai termini di bilancio. Dunque l’ente attualmente dispone di 4 unità di personale in servizio a tempo pieno per 36 ore settimanali, le quali fra stipendi, straordinari, buoni pasto (da 9 euro al giorno a testa), imposte sul reddito, contributi previdenziali, accantonamenti TFR e indennità, producono da sole una spesa annua di circa 150mila euro. Va da sé quindi che per i mezzi impiegati per la produzione Croce Rossa non avrà copertura finanziaria, e di conseguenza ci rimette.

Quanto? Fra spese di RC auto, carburante, manutenzione ordinaria e straordinaria degli automezzi, ammortamento degli automezzi, telefonia, il tutto rapportato all’entità dei servizi svolti, la cifra non può essere inferiore ai 40mila euro annui. Già nel 2012 Croce Rossa ha avuto un ammanco notevole, avendo affrontato una spesa per la produzione dei servizi convenzionati col Comune che ha sfiorato i 200mila euro a fronte dei neanche 130mila di introito accertati, dove per tamponare la situazione ha dovuto necessariamente ricorrere a tagli di spesa in altri servizi se non addirittura alla solidarietà economica di altri comitati limitrofi.

Vanno precisate anche le affermazioni del Sig. Giorgio Barbieri, in quanto è vero che Croce Rossa svolge un servizio di qualità, ma non è di certo l’unica realtà a rientrare in questo standard. Esistono vicissitudini passate e poco piacevoli, quali infortuni e decessi già noti alle cronache e allo stesso Comune, giusto perché Croce Rossa non è divina, ma umana, ed esistono tante altre realtà altrettanto umane impegnate nello stesso settore, che investono anch’esse nella formazione e specializzazione dei propri volontari e dipendenti. Ben venga quindi il passaggio di natura giuridica della Croce Rossa Italiana da ente di diritto pubblico ad Associazione privata entro la fine dell’anno, senza dimenticare che in quell’occasione la convenzione dovrà cessare anticipatamente per perdita dello status che le ha fatto beneficiare di un affidamento diretto da parte del Comune, e quindi procedere al bando del servizio.

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