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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Curiosità Modenesi | Cosa si mangiava nella Modena di duemila anni fa?

Cos'aveva in comune la cucina modenese di duemila anni fa rispetto a quella di oggi? Un viaggio tra carni, focacce e dolci del tempo di etruschi, celti e romani

Quando pensiamo ai modenesi li associamo sempre ai tortellini, alle lasagne, alle crescentine e allo zampone, ma non è sempre stato così. Cosa mangiavano i modenesi di duemila anni fa? I nostri antenati mutinesi avevano una dieta molto differente da quella di oggi, ma una cosa è rimasta costante nel tempo, sia oggi che ieri la cucina aveva un valore fondamentale nella vita di un modenese. Ecco cosa mangiavano:

AI TEMPI DELLE FOCACCE E DEL BOLLITO. I banchetti erano sempre a base di pane sotto forma di frittelle e focacce, infatti è probabile che le origini della stria derivino proprio da queste antiche tradizioni. Queste erano cucinate con farine di cereali e olio d'oliva che arrivava dalla Romagna. A dare inpulso ai secondi piatti sono stati probabilmente gli Etruschi che portarono per primi la carne bollita nella nostra terra, ma ovviamente furono i Celti a instaurare qui la cultura della carne arrostita in particolare bovina e suina. 

COM' ERA UN BANCHETTO? Solitamente la prima parte del banchetto si apriva con l'uovo poi le carni arrostite, i volatili, porchette ripiene di vari animali, pesci d'acqua dolce e di mare, molluschi. La seconda era un trionfo di dolci, frutta, torte a base di formaggi, miele e uova. Ciò che non poteva mai mancare era la Favata, era infatti usuale cucinare fave piccole e fresche, per poi cuocerle in un tegame insaporito di porro bianco e guanciale, spesso accompagnata con cipolle e uova. 

I DOLCI DI DUEMILA ANNI FA. Dimenticate la torta Barozzi o la zuppa inglese, abbandonate l'idea della cioccolata e dello zucchero, la prima perché era ancora in America e il secondo perchè non era a buon mercato. I dolci erano spesso a base di miele e il tipico piatto era il miele fritto, che si preparava con latte cagliato, miele e sale, aggiungendo poco alla volta della farina setacciata. Si stendeva l'impasto e lo si friggeva in olio d'oliva. Ricette più semplici erano il pane dolce, che si ricavava dal pane togliendone la crosta e poi bagnandolo in latte e miele, o la crema al pepe, cioè una crema a base di uova a cui venivano aggiunti pepe, pinoli, ruta, vino dolce e miele. Con l'arrivo dei romani e con l'arricchirsi della città di Mutina, arrivarono anche alcuni dolci mediorientali, come i datteri ripieni di miele e pinoli. 

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