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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Curiosità Modenesi | Il confine storico tra Modena e Bologna è ancora visibile

Dove si trova l'antico confine tra Modena e Bologna? Una storia che ci riporta all'epoca dei longobardi, dei cavalieri e del medioevo

Che i comuni di Modena e Bologna per secoli si sono fronteggiati non è certo un segreto, tuttavia è meno noto che molti elementi che un tempo erano confine tra i due territori sono ancora oggi visibili. Per chi fosse interessato a vederli di persona è necessario mettersi in macchina e percorrere la provinciale 255 in direzione di Nonantola. Lungo il percorso ciò che si vede è una sterminata campagna colitvata, interrotta a tratti da piccoli gruppi di alberi coltivati in maniera ordinata. Bene quest'ordine non è a caso, infatti questa coltivazione ricorda quella che unt empo si usava per suddividere in centurie romane i terreni coltivati, una pratica che continuò anche successivamente la fine dell'impero romano. 

Tuttavia sarebbe stato complesso per chi viveva all'epoca percepire il confine tra i due territori se essi fossero stati relegati unicamente alla coltivazione degli alberi, in quanto si tratta di elementi che possono essere facilmente abbattuti o possono morire di vecchiaia. Così procedendo lungo la strada provinciale è facile notare la presenza dell'acqua, e più ci allontaniamo da Modena e più tale presenza sembra aumentare. L'acqua in questi casi è dei canali, usati nell'irrigazione dei campi, che nascevano proprio dalla presenza del Panaro. Queste via d'acqua erano i segni dei confini delle terre del passato. 

Di tutte queste la più importante è la "Muzza", ovvero un condotto idrico che nasce dalle parti di Bazzano. Questo fu il confine che Bizantini e Longobardi costituirono per evitare conflitti a causa di intromissione nel territorio altrui. E questo stesso canale è divenuto il confine storico tra modenesi e bolognesi. Lo storico Paolo Diacono, nella sua  “Historia Langobardorum”, spiega che in prossimità dell’antico corso del Panaro si era fissato il confine tra l’area esarcale con capitale Ravenna (soggetta a Costantinopoli e all’Impero) e la parte ad ovest, verso Modena, di area longobarda (con capitale a Pavia).

In base agli studi degli storici e dei geo morfologi, osservando i paleo alvei del fiume, si è scoperto che il corso dell’antico Panaro era molto differente da quello odierno e si trovava più a ovest, alcuni sui rami altomedievali vanno rintracciati proprio a fianco dell’odierno corso Muzza. Ma come fu scelto tale confine? Secondo la leggenda, ma per alcuni potrebbe essere non tanto lontano dalla realtà, il re longobardo Rachis, fece partire due schiere sia da Modena che da Bologna, ed il luogo in cui si fossero incontrate, sarebbe stato scelto come luogo di confine. Ebbene, le due schiere secondo tale documento apocrifo si sarebbero incontrate proprio lungo la Muzza.

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