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Cronaca

Curiosità Modenesi | I due pantheon degli Estensi a Modena

Anche i duchi di Modena, ossia gli Estensi, hanno realizzato un loro pantheon, anche in realtà i loro corpi si trovano in un altro luogo. Scopriamo insieme perché gli Estensi hanno oggi a Modena ben due pantheon

Quando pensiamo al Pantheon viene in mente o il tempio di Atene o la chiesa a Roma, ma per pantheon con la "p" minuscola si intende un luogo che raccoglie personalità illustri. Anche i duchi di Modena, ossia gli Estensi, hanno realizzato un loro pantheon, anche in realtà i loro corpi si trovano in un altro luogo. Scopriamo insieme perché gli Estensi hanno oggi a Modena ben due pantheon. 

Era il 1663 quando la moglie del duca Alfonso IV, data la morte del marito, fece ingrandire e riadattare la vecchia chiesa di Sant'Agostino, con l'intento di trasformarla nel Pantheon Estense. Si tratta di quella chiesa che dà su Largo Sant'Agostino e i cui muri sono attaccati al Palazzo dei Musei. L'interno della chiesa è stato realizzato durante tutta la seconda metà del '600 per rispondere alle esigenze scenografiche che gli Estensi desideravano per la chiesa che avrebbe accolto da quel momento la casata. 

Tuttavia la chiesa di Sant'Agostino non divenne mai la chiesa degli Estensi, perché infatti gli intenti della duchessa Luara Martinozzi non vennero seguiti. Infatti, la chiesa di S. Vincenzo in corso Canalgrande è oggi il Pantheon Estense, ripercorrendo alcune delle caratteristiche architettoniche presenti in Sant'Agostino, come le imponenti colonne di marmo. 

Tuttavia le differenze sono evidenti, infatti se S. Agostino è una struttura a navata unica, molto luminosa grazie ai finestroni sui lati e alle finestre quadrilobate della cupola, la chiesa di S. Vincenzo è più fredda a causa di una sensazione di vuoto che nasce dalla sua esagerata ampiezza. Per trovare le tombe dei duchi dentro la chiesa di S. Vincenzo bisogna dirigersi a destra dell'altare, in fondo alla chiesa, accedendo alla Cappella morturaria, nella quale sono presenti i 16 duchi. La cappella è l'elemento più recente della chiesa, infatti fu realizzata solo nel 1838. 

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