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Cronaca

Curiosità Modenesi | Le 5 curiosità che non sapevi su Alessandro Tassoni

Sicuri di sapere tutto su Alessandro Tassoni? Ecco le 5 curiosità che quasi sicuramente non avevi idea sul poeta modenese

Alessandro Tassoni è lo scrittore e poeta modenese più importante della letteratura italiana che questa a cui la nostra città abbia dato i natali. Vissuto tra il '500 e il '600 è stato autore di diverse opere come "Dieci libri di pensieri diversi", "Le Filippiche" e ovviamente il poema eroicomico "La Secchia Rapita", eppure non tutto ciò che riguarda il mondo del Tassoni è noto. Ecco allora le 5 curiosità che non sapete su Alessandro Tassoni. 

PARTECIPO' ALL'ACCADEMIA DEGLI UMORISTI. Per chi avesse letto "La Secchia Rapita" già conosce il lato comico ed umoristico del Tassoni. Eppure la sua predisposizione letteraria per la comicità è evidenziata dalla partecipazione nel 1618, mentre si trovava a Roma, all'Accademia degli Umoristi. Questa Accademia aveva come scopo quello di indagare la comicità in quanto la commedia era diventata per i romani del '600 una vera ossessione. Non si trattava però di un'Accademia interessata alle volgarità del popolino, bensì ad una dimensione della comicità circoscritta a pochi, elitaria, e in questo gruppo faceva parte anche il Tassoni. 

TASSONI FU UN BULLO.  Il personaggio Alessandro Tassoni che ha dato nomi a scuole e vie, e viene spesso ripreso dagli insegnanti come modello per gli studenti in realtà fu un bullo. Almeno la sua vita giovanile vide questo lato bullo. Infatti, si diede per qualche anno ad atti di bullismo, accompagnato da alcuni ragazzi che facevano capo ai signorotti locali, vivendo per lo più a Nonantola, da cui fu espulso nel 1595 a causa dei continui episodi di delinquenza.

UNA TRAGICA STORIA FAMILIARE. Nacque in una famiglia dell'aristocrazia modenese, figlio del conte Bernardino Tassoni e della nobildonna Sigismonda Pellicciari. Il nome Alessandro fu scelto in onore del nonno paterno. Da subito fu colpito da sciagurate vincende familiari, infatti all'età di dieci mesi perse il padre, e quando aveva due anni e mezzo divenne orfano anche di madre. Fu così affidato alle cure di Giovanni Pellicciari, il burbero e malato nonno materno.

COME GLI VENNE ISPIRAZIONE PER LA SECCHIA RAPITA. Secondo le storie popolari, il Tassoni si recò per la prima volta all'interno della Ghirlandina quando era ancora molto piccolo. Infatti un giorno si recò all'interno della torre insieme al nonno Giovanni Pellicciari e vide in una stanza la secchia. Sarebbe stato poi il nonno a raccontargli della conquistata dai modenesi nel conflitto contro i bolognesi. 

UN UOMO DI POLITICA E DELUSO. Per Tassoni a pari importanza della scrittura vi era la politica. Fu sempre alla ricerca di uomini da stimare e più probabilmente del principe da seguire. Infatti passò di corte in corte, da Carlo Emanuele I di Savoia al Cardinal Ludovisi fino a Francesco I d'Este. Tuttavia la sua fu una vita infelice politicamente perchè non riuscì mai a trovare il politico che sperava. 

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