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Cronaca

Curiosità Modenesi | Perché Bomporto si chiama così?

Perché Bomporto si chiama così? Una storia che va dai monaci benedettini, a Matilde di Canossa, fino a scoprire le più strane curiosità di questo paese

Bomporto o Bumpòrt, come direbbero i più anziani, è un paese a nord di Modena di 10mila anime dell'Unione di Sorbara. La sua storia è sicuramente legata all'acqua, che non solo è presente nello stesso nome del paese, ma è anche nella sua stessa nascita. Basti pensare al fatto che durante il medioevo quest'area era controllata dai monaci benedettini dell'abbazia di Nonantola che tra il IX e il X secolo decisero di attuare una bonifica delle terre paludose. Per chi non lo sapesse, la stessa Mutina, ovvero la Modena romana, era stata sommersa dall'esondazione dei fiumi Secchia e Panaro alla fine dell'impero romano. 

L'acqua era stata nemica di quelle terre, che essendo paludose portavano con sè malattie. Tuttavia l'azione dei monaci benedettini permise di rendere quel territorio coltivabile e vivibile, e la stessa Matilde di Canossa decise di investire su quel territorio, tanto che sconfisse l'imperatore Enrico IV proprio nella battaglia di Sorbara, con la quale ebbe fine la lotta per le investiture. Anche se bisognerà aspettare fino al 1408 per vedere il primo documento storico che cita il nome "Bomportum", con il quale si prevede la cessione della località da parte dei nobili Pio di Carpi a favore degli Estensi. Tuttavia si parla del primo Comune di Bomporto solo due secoli dopo, precisamente nel 1602. 

Tuttavia ciò non spiega perché Bomporto si chiami così, ma la parola stessa può essere un ottimo indicatore. Bomporto deriva, come molti avranno intuito, dalle parole "Buon Porto". Ma perché era considerato quel territorio un Buon Porto? Dovete sapere che il simbolo comunale di Bomporto è il torrione, che non venne costruito per scopi difensivi ma di navigazione. Infatti la zona prevede la presenza dei fiumi Secchia e Panaro, e del canale Naviglio. Quel torrione edificato nel 1504 serviva come orientamento per i naviganti, e per questo motivo da Bomporto passava un intenso traffico fluviale che collegava Modena con Venezia e con l'Adriatico. E così "Buon" quel porto che nella seconda metà del XVIII secolo Francesco II, il duca Estense, decise di far costruire in quel luogo un'imponente darsena. 

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