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Cronaca

Curiosità Modenesi | Perché le città emiliane hanno chilometri di portici?

Modena e Bologna sono regine dei portici, una caratteristica pervasiva dei rispettivi centri storici. Perché i portici sono diventati onnipresenti nel territorio emiliano e in particolare in queste due città?

Le città di Modena, Bologna e Reggio Emilia (anche se quest'ultima un po' meno) sono famose non solo per i loro piatti, cattedrali e piazze, ma anche per i portici. Vivendo a Modena siamo abituati a vedere chilometri e chilometri di portici che percorrono la zona del centro storico, e ormai non ci facciamo più caso, ma girando per altre città italiane ed europee questa caratteristica  non è altrettanto presente, o per lo meno non così onnipresente.

A BOLOGNA 53 KM DI PORTICI E A REGGIO EMILIA DOPPI PORTICI. Partiamo dalle sorelle emiliane a est e a ovest di Modena. Bologna è famosa per i suoi portici che percorrono ben 53 km del suo centro storico, con il record del portico più lungo detenuto da San Luca di ben 3,7 km, e con quello più stretto nel quartiere Saragozza di appena 95 cm. A Reggio Emilia oggi di portici lungo via Emilia ce ne sono molti meno, anche se andando in direzione di Parma sono ancora ben visibili, ma fino XVIII secolo lungo la via principale della nostra regione in prossimità del centro reggiano si trovavano i doppi portici. Nel 1797, con i lavori voluti dalla Repubblica Cispadana, la via Emilia così tortuosa nel tragitto venne rimodellata e resa lineare, abbattendo le abitazioni medioevali e con loro i sottostanti portici.

I PORTICI MODENESI ERANO ESOTICI. Grazie alla Galleria Estense, Modena poté contare di turisti provenienti da tutta Europa, anche se non in quantità paragonabili a Bologna o Firenze. Tuttavia bastarono per lasciare tracce di quel passato, come avvenne nel 1910 per lo scrittore francese André Maurel che descrisse Modena come  una "barca leggera" e il particolare che più lo colpisce della nostra città sono proprio i portici, che descrive essere ovunque egli si giri, paragonandola ad "anelli di serpenti", dando loro un'anima esotica.

PERCHE' I PORTICI? COLPA DELLE UNIVERSITA'. I portici sono un elemento architettonico sorto durante il medioevo, quando le case venivano costruite verso l'alto perché era più sicuro rimanere all'interno delle mura che essere vittima degli eserciti delle città vicine. Prima Bologna e poi Modena durante il basso Medioevo vedono crearsi le rispettive università, i primi in assoluto sono i bolognesi, ma dopo alcuni decennei li raggiungono anche i modenesi. L'arrivo di così tanti studenti costrinse la costruzione di case sempre più alte. Ben presto però le vie diventarono sempre più strette e si pensò di "tagliare" una parte della parete affinché potessero passare le persone. Inizialmente le case erano sostenute da mensole dette beccadelli, che ben presto non riuscirono più a sostenere il peso della casa e così vennero sorrette da colonne. Nacquero in quel momento i portici. 

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