Curiosità Modenesi | Sotto la chiesa di San Pietro si troverebbe il tempio di Giove
San Pietro non è solo una delle chiese più belle di Modena, ma è anche una delle più antiche. La sua datazione è tutt'oggi incerta così come la sua origine
Quella di San Pietro è una chiesa che è già da sola ricca di mistero e bellezza. Già dall'esterno si può notare la colonna con sopra la croce di San Pietro, un simbolo del cristianesimo modenese medioevale, e che per alcuni sarebbe databile attorno all'anno mille. Un altro elemento è sicuramente la tomba dell'illustre, nonché contradditorio, Alessandro Tassoni, che si situata vicino al transetto. Per non parlare del fatto che San Pietro è una delle chiese più antiche consacrate della città.
Tuttavia un altro elemento rendere la storia di questo luogo ancora più affascinante e si tratta del suo precedente ruolo. Infatti secondo alcuni studiosi la chiesa sorge sul basamento di un altro luogo di culto pre-cristiano, ovvero quello del tempio di Giove Capitolino. La datazione del primo edificio, infatti, sarebbe avvicinabile circa al 270 a.C. quando ovviamente il cristianesimo ancora non c'era e la città di Modena, anzi per meglio dire Mutina, vivea il suo splendore di città commerciale, oltre che militare.
Quattrocento anni dopo la sua edificazione, il luogo di culto pagano fu riconvertito in chiesa paleocristiana dedicata all'apostolo Pietro e sulle cui ruderi, secondo quanto riportato anceh dalla Guida di Modena, San Geminiano si raccoglieva in preghiera durante la notte. Si parla persino di una via sotterranea che collegava l'antico Vescovado a ci che restava della chiesa.
