Blackout telefonico, Telecom alle prese con un 1,5 milioni di danni

"E’ avviata verso la piena funzionalità, dopo circa 36 ore di lavoro ininterrotto che ha visto impegnati tecnici dell’azienda, Vigili del fuoco e personale della Protezione Civile, la centrale Telecom Italia di via Po a Parma gravemente danneggiata dall’esondazione del fiume Baganza di lunedì scorso”. Con questa comunicazione Telecom ha informato il Corecom regionale sugli sviluppi della disastrosa situazione che ha portato al blackout delle linee fisse, mobili e della rete dati per almeno due giorni, tra Modena e Piacenza.

Gli apparati di centrale sono stati alimentati grazie a gruppi elettrogeni trasportabili in attesa che il fornitore di energia ristabilisca il servizio. Va sottolineato che la viabilità fortemente compromessa, con ponti e strade chiuse, ha creato notevoli difficoltà all’accesso dei mezzi di alimentazione di emergenza, permettendo solo alle 18 del 14 ottobre la completa disponibilità di energia elettrica, prodotta attraverso i gruppi autonomi, nella centrale.

Ammontano ad oltre 1 milione di euro i danni provocati agli apparati, agli impianti di condizionamento e di energia, alla rete di accesso e allo stabile, dalla notevole quantità di acqua e di fango che si è riversata all’interno dell’edificio dove sono installati nodi strategici della rete fissa e mobile della zona.

E dopo i danni materiali, la compagnia telefonica dovrà fare i conti con i danni indiretti causati dal malcontento degli utenti. A questo proposito si è già mossa l'associazione Federconsumatori, che ha chiesto un incontro urgente a Telecom per un'analisi degli avvenimenti, una valutazione dei profondi disagi patiti dai cittadini e dagli utenti e verificare la possibilità di una conseguente valutazione dei danni. Ma presto, non abbiamo dubbi, si intavolerà il tema dei risarcimenti.