Discarica a cielo aperto e "ufficio" per le prostitute, via Grecia è terra di nessuno
Situazione desolante nel villaggio industriale di Modena Nord, in un'area abbandonata a ridosso della Tangenziale. In attesa di riqualificazione oggi si vive tra rifiuti di ogni genere, preservativi e siringhe
Da qualche tempo giace in stato di abbandono il terreno tra via Grecia e la Tangenziale "Carducci". Un piccolo angolo della zona artigianale sul quale aveva sede un'impresa vivaistica e che oggi risulta abbandonato in attesa di una riqualificazione. Dovrebbe infatti essere la società Finurbe a realizzare in quell'area un nuovo insediamento commerciale, anche se al momento non si è andati oltre il cartellone pubblicitario visibile anche dalla tangenziale.
Nel frattempo, come troppo spesso accade nelle aree in disuso, quel piccolo quadrante è diventato un porto franco. Lungo la strada di accesso alle vecchie attività, ormai coperta da vegetazione, qualcuno ha deciso bene di scaricare rifiuti di diverso genere, trasformadola in una discarica. Dai sacchi con rifiuti industriali a quelli laterizi, dai mobili di casa fino agli elettrodomestici: il degrado è fuori controllo.
A questo si aggiunge un secondo aspetto, non di natura ambientale, bensì legato alle frequentazioni. Decisamente fuori mano rispetto alle strade più percorse del villaggio artigiano, quell'angolo di via Grecia è diventato il punto prediletto dalle prostitute per la consumazione dei rapporti con i clienti, con tracce più che evidenti. L'attività notturna in tutta la zona è infatti particolarmente "vivace" da diversi anni.
In ultimo, sul terreno vi sono anche i resti di bivacchi, con giacigli, latrine e qua e là anche qualche siringa. Non vi sono barriere e quelle poche che esistevano sono state divelte in vari punti, in modo da creare passaggi e nascondigli fra la vegetazione, che ora cresce indisturbata.
