rotate-mobile
Cronaca

La lettera: "Stazione Ferroviaria, storie di ordinario degrado"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Ruggero Garagnani ed Enzo Nocetti, due cittadini che hanno voluto raccontare a ModenaToday l'odissea vissuta sabato scorso alla Stazione Ferroviaria tra ubriachi, bulli e maleducati

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Abbiamo in passato visto e seguito da vicino per molti anni situazioni di insostenibile disagio, che ci sono ritornate alla mente recandoci in stazione sabato 3 marzo, ore 19:20. Stavamo parcheggiando in piazza Dante, due asiatici dal marciapiede senza ragione alcuna ci hanno deriso con fare provocatorio: prudentemente, abbiamo aspettato che si allontanassero prima di scendere dall'auto. Arrivati all'ingresso della stazione, una decina di ragazze africane, ignorando la presenza di chi transitava, si sono esibite in irripetibili manifestazioni con un chiasso assordante riunendosi a un gruppo di giovani con bottigliette alla bocca. Nell'atrio, un'umanità sconfortante.

Stessa situazione al ritorno in macchina dopo un quarto d'ora: due italiani alterati da alcol o da droghe, venuti alle mani, si spintonavano urlando finché chi li accompagnava non é intervenuto a dividerli. Poco più in là lo stesso gruppo di africani di prima, da noi prudentemente scansati affrettando il passo.

Il resto della piazza ad uno sguardo d'insieme non era diverso. Chi stava con noi, appena sceso dal treno, ci ha chiesto: "Come mai una situazione del genere a Modena? Non c'è ombra di controllo, non si vede una divisa in giro, potrebbe essere pericoloso". Aveva ragione: situazione decisamente fuori controllo, in balia di persone alterate, violente, con comportamenti immotivati, con elementari regole di convivenza svanite nel nulla. Questo il quadro della situazione e chi ci conosce sa che é nostra regola raccontare fedelmente.

Se venisse presa una ragazza e venisse trascinata tra due macchine in sosta in piazza, nessuno dei tanti che vanno e vengono se ne accorgerebbe. A tutti i responsabili dell'ordine pubblico vorremmo ricordare che, come da esperienza, più si lasciano putrefare situazioni di quel tipo, più lento e difficile sarà il recupero al quale prima o poi si dovrà mettere mano, inevitabilmente, perché l'alternativa sarebbe una sola e inaccettabile: rinunciare da parte dello Stato ad essere presente in un pezzo di città, come avviene altrove, ma molto lontano da noi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La lettera: "Stazione Ferroviaria, storie di ordinario degrado"

ModenaToday è in caricamento