Delitto di Vignola, chiesto l'ergastolo per Don Giorgio Panini

Il Pm di Modena Maria Angela Sighicelli ha chiesto la condanna all'ergastolo per don Giorgio Panini, 58 anni, il sacerdote accusato di aver ucciso a coltellate l'amico Sergio Manfredini, 67 anni, la notte fra il 23 e il 24 dicembre 2009 a Vignola. La vittima ospitava da vent'anni il sacerdote nella propria abitazione e con lui aveva cointestato conti correnti; rimasero feriti pure la moglie e il figlio di Manfredini, intervenuti per soccorrerlo. La difesa ha chiesto l'assoluzione per vizio totale di mente o, in subordine, che sia riconosciuto il vizio parziale. La sentenza è attesa domani. Il prete, accusato di omicidio volontario e tentato omicidio, é entrato in tribunale in mattinata, scortato dagli agenti della polizia penitenziaria e con il volto coperto con un giubbotto, per rendere 'dichiarazioni spontanee', si è seduto davanti al giudice per l'udienza preliminare che dovrà decidere sulla sua capacità di intendere e di volere nel processo con rito abbreviato ed è scoppiato a piangere, chiedendo più volte perdono per quello che ha fatto: "Chiedo scusa a tutti quelli che stanno soffrendo a causa mia, non ricordo nulla di quella notte". L'ex parroco confessò l'omicidio, ma non ha mai ricostruito compiutamente i fatti e non ha fornito un movente agli investigatori. Secondo i pm (oltre a Sighicelli, anche Lucia Musti) i rapporti tra i Manfredini e il prete negli ultimi tempi si erano probabilmente incrinati perché la famiglia si opponeva ad alcuni nuovi affari avviati da don Panini, soprattutto dopo la sua relazione con una donna. Uno degli avvocati dell' imputato, religioso, Antonio Sarzi Amadé, ha ribadito la totale incapacità di intendere e di volere del sacerdote al momento del delitto; domani sarà la volta dell'arringa dell'altro difensore, Domenico Giovanardi, che chiederà l'assoluzione.

(ANSA)