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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Bomba artigianale scoppiata a casa di un imprenditore modenese, tre denunce

Era successo a Baiso (RE) nel 2017. L'ipotesi è la minaccia in un tentativo di estorsione: il commerciante avrebbe rifiutato di intestarsi fittiziamente un bar che i tre calabresi denunciati avrebbero voluto aprire a Modena

Dopo due anni di indagini i Carabinieri di Reggio Emilia sono risaliti agli autori dell'attentato dinamitardo a scopo intimidatorio, avvenuto il 29 luglio 2017 ai danni di un commerciante della provincia di Modena. Si tratta di tre calabresi che piazzarono un ordigno esplosivo davanti all'ingresso di un'abitazione di Borgo Visignolo, località sulle colline reggiane nel Comune di Baiso, presa in affitto dalla vittima. Al momento dell'esplosione nessuno era presente in casa, che fu però seriamente danneggiata dalla forte deflagrazione. 

In dettaglio gli uomini dell'Arma hanno notificato oggi gli atti di conclusione delle indagini preliminari e l'informazione di garanzia emessi dalla Procura reggiana ad un 49enne di Palmi, un 53enne di Oppido Mamertina e un 44enne di Vibo Valentia. 

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti avrebbero piazzato la bomba per indurre il modenese a restituire 5.000 euro gli erano stati consegnati, affinchè si intestasse fittiziamente un bar, ubicato presso un'area di servizio del modenese, di proprietà di una società riconducibile agli indagati. 

Un "patto" che il commerciante si rifiuto' di concludere. I tre indagati sono chiamati in concorso a rispondere dei reati di detenzione e porto di esplosivo detonante "ad alto potenziale" (di tipo dinamite gelatina), crollo di costruzione doloso per aver provocato ingenti danni all'edificio, danneggiamento aggravato e tentata estorsione. 

(DIRE)

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