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Cronaca

Gioco d'Azzardo, raddoppiano i pazienti con dipendenza patologica

I numeri parlano chiaro, dal 2010 ad oggi sono raddoppiate sia in provincia che in regione le persone in cura presso i Servizi Dipendenze Patologiche delle Ausl. A rischio sarebbero addirittura 10mila emiliani. Aperto un bando per sensibilizzare i giovani

In Emilia-Romagna, in base alle stime CNR su dati Ipsad (rilevazione sul consumo di alcol, fumo, sostanze illegali e sul gioco d’azzardo che viene svolta in Europa), i giocatori ad alto rischio di dipendenza sarebbero circa 10mila, senza distinzioni di sesso, età o ceto sociale. A livello nazionale i giocatori a rischio minimo sarebbero quasi 2 milioni, 247mila i patologici e 600mila quelli ad alto rischio. Ma a fronte di queste ipotesi già preoccupanti, ci sono dati reali ugualmente significativi. Analizzando infatti i numeri, si copre che i pazienti con dipendenza patologica da gioco d'azzardo in cura presso i centri specializzati della Ausl della regione sono più che duplicati negli ultimi 4 anni, dai 354 del 2010 ai 785 dell'ultimo anno.

Neppure la provincia di Modena fa eccezione, anzi. I Servizi Dipendenze Patologiche della nostra Ausl curano oggi 128 persone, mentre nel 2010 erano soltanto 61. “La Regione Emilia-Romagna ha preso posizione in modo netto sul contrasto al gioco d’azzardo – ha sottolineato oggi l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – C’è una legge, c’è un piano integrato per prevenire e contrastare il rischio della dipendenza. C’è un impegno molto forte da parte dei Comuni, a cui si affianca, come in questo caso, quello delle associazioni”. 

Marzocchi ha ricordato il lavoro svolto dai SerT delle Ausl, dai gruppi di auto mutuo aiuto, e dalla prima comunità terapeutica residenziale gratuita in Italia, aperta tutto l’anno, dedicata ai giocatori d’azzardo patologici: “Pluto”, a Reggio Emilia, gestita dal Centro sociale Papa Giovanni XXIII onlus (la Regione interviene con un finanziamento). “La pratica del gioco d’azzardo causa un alto rischio di perdita di controllo e dipendenza, con impatti spesso drammatici, sia sul giocatore che sulla famiglia – ha aggiunto l’assessore – Due, in particolare, le fasce della popolazione che ci preoccupano maggiormente: i giovani, molto esposti al rischio del gioco on-line, e gli anziani, oltre a tutte le persone in condizione di svantaggio, come chi ha perso il lavoro”.

“Con l’azzardo non si vince… Scommetti sulla tua creatività!” è il titolo del bando di concorso di “Associati con chiarezza” che invita le scuole e i giovani – di età compresa tra i 14 e 35 anni – a raccontare per immagini, con la realizzazione di un video (spot, videoclip, intervista), le conseguenze dell’azzardo compulsivo. Il bando (scadenza, 30 novembre 2014, informazioni su www.associaticonchiarezza.it) sarà diffuso in tutta la regione, che si posiziona al quarto posto in Italia per fatturato per il gioco d’azzardo: nel 2013, 6 miliardi di euro dalle postazioni fisiche, oltre a tutto ciò che si è giocato on-line.

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