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Cronaca Formigine

Disabili in campo, a Modena si cresce con la pratica sportiva

A Formigine sono 18 gli studenti diversamente abili coinvolti nel progetto provinciale di educazione motoria del Csi di Modena

Il Centro Sportivo di Modena ha avviato nel 2006 il progetto “Disabili e Sport” rivolto alle scuole medie inferiori e superiori, grazie al sostegno dell’Ufficio Scolastico Provinciale e in collaborazione con i comitati provinciali del Coni, del Comitato provinciale Paralimpico, della Ausl-Medicina dello Sport, della Provincia di Modena e di 11 Comuni tra i quali Formigine. L’obiettivo è quello di ampliare e diversificare le opportunità di integrazione sociale attraverso lo sport, efficace strumento di crescita e di valorizzazione delle capacità dei ragazzi diversamente abili. Un progetto unico nel suo genere - rappresenta il primo intervento di questo tipo attivato sul territorio modenese - che mette in rete i ragazzi, le scuole, il mondo sanitario e sportivo con l'opportunità di svolgere un’attività alla portata di tutti all'interno di una scuola che elimina le barriere architettoniche. 

A Formigine il progetto coinvolge 18 ragazzi, che insieme, oppure suddivisi in gruppi a seconda del tipo di disabilità che presentano, svolgono una specifica attività motoria una volta la settimana durante l’orario scolastico, ma in un’ora aggiuntiva rispetto al programma curriculare. Durante quest’ora di attività sono accompagnati dai propri insegnanti di sostegno e da alcuni compagni di classe, che fungono da tutor nell’attività sportiva proposta. "Si parte dal disagio per arrivare all'integrazione - commenta l’Assessore allo Sport Simona Sarracino - grazie a questa iniziativa anche i ragazzi con abilità differenti hanno l'opportunità di esprimere le proprie capacità attraverso la pratica sportiva più idonea alla propria condizione e di costruire importanti rapporti con i coetanei che li affiancano nel progetto motorio".

Nel progetto sono coinvolti istruttori di educazione motoria che hanno partecipato a un corso di specializzazione organizzato dal Coni di Modena e dal Cip Emilia-Romagna, nell’ambito del quale hanno assunto vaste conoscenze in merito alle diverse patologie, alle valutazioni fisiatriche e all’approccio psicologico con l’alunno disabile. Al progetto sono poi collegate due fasi molto importanti: l’ambulatorio di medicina dello sport, che ha lo scopo di affrontare le problematiche di salute connesse alla pratica sportiva dei disabili alla presenza di due medici dello sport, di un fisiatra, una nutrizionista, una dietista e un tecnico sportivo, e la rete di opportunità sportive che offre la prospettiva di un’attività extra-scolastica suggerendo e stimolando la partecipazione a società sportiva per disabili del territorio provinciale. 

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