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Cronaca

Dossier di Legambiente sulle aree cementificate a Modena e provincia

E' stato pubblicato il Dossier di Legambiente sulle aree cementificate nel 2017 a Modena e in provincia. Ecco un'analisi di tutte queste zone da parte di Legambiente stessa

Secondo l'analisi di Legambiente sono troppe le aree verdi nella nostra regione che corrono il rischio di essere coperte dal cemento, nonostante la crisi. Questa la fotografia del Dossier pubblicato oggi da Legambiente Emilia Romagna. Un documento che raccoglie molti casi emblematici, che vedono terreni vergini in procinto di essere urbanizzati o sotto minaccia di esserlo in breve tempo. Ma quali sono i casi di Modena e della provincia modenese?

SANTA CATERINA (MODENA).  Due interventi in città sacrificano spazi liberi a Modena. Si tratta di Santa Caterina, ovvero a seguito dell'approvazione alla variante del Peep di via Santa Caterina, da parte del Consiglio Comunale, questa zona sarà soggetta alla realizzazione di un complesso residenziale con annesso area verde e zona sportiva. Per l'area residenziale si parla di complessivi 4mila mq a seguito della costruzione di 22 palazzine, per complessivi 249 alloggi, con annessi 374 parcheggi auto a cui se ne sommano ulteriori 40 nella zona sportiva, oltre alla futura area servizi (4500 mq pubblici, destinati molto probabilmente alla realizzazione di scuole).

COMPARTO MORANE (MODENA). Il Comparto di via Morane, inserito nel PUA per delibera della Giunta Comunale il 26 febbraio 2016 e commissionato da Società Borgo Estense S.r.l. e la Società La Corte Estense S.r.l, prevedrà 198.546 mq tra via Giaciglio, via Morane e via Nuove Estense (zona F, con concessione anche residenziale), che potrebbero essere destinati ad ulteriore consumo di suolo. Questa superficie, sarà occupata da 550 nuovi alloggi, insieme a sistemazione per la costituzione di nuovi parcheggi. Questi ultimi, hanno destato particolari perplessità per l'impostazione urbanistica (senza marciapiede ed in prossimità di curve) e per la modalità costruttiva (parcheggi interrati). Inoltre, l'intenso flusso automobilistico che il parcheggio genererebbe indirettamente, porterebbe portare l'inquinamento acustico a valori insostenibili (85 decibel a fronte dei 65 di legge).

LE AREE A RISCHIO CEMENTO A MODENA.  Per capire gli effetti reali sul consumo di suolo che la proposta di legge urbanistica regionale potrebbe
comportare è utile partire da un caso concreto. La situazione del Comune di Modena ne offre un buon esempio. Delle previsioni di espansione
individuate del PSC 2003 fino ad oggi sono state attuate o avviati interventi per ben 5,7 km quadrati. Il territorio pianificato come potenzialmente urbanizzabile, ma oggi ancora agricolo, è pari a 1,82 km quadrati. Queste aree nei prossimi 5 anni potrebbero essere urbanizzate o fatte confluire nel perimetro del Territorio Urbanizzato come aree di completamento contigue alla città (secondo quanto è previsto dalla proposta di legge). Da sole tali aree rappresentano circa il 4% del Territorio urbanizzato. 

BRETELLA AUTOSTRADALE CAMPOGALLIANO-SASSUOLO. Si tratta di un ramo di autostrada di circa 15 km che correrebbe lungo la delicata area fluviale del fiume Secchia. Il progetto risalente agli anni ‘80, e prevede l’estensione della’autostrada A22 del Brennero, in direzione da Campogalliano a Sassuolo con lo scopo di facilitare il transito delle merci del distretto ceramico. Già inserita nella Legge Obiettivo, l’opera rientra anche nel recente “Sblocca Italia”, comparendo nella lista delle attività “strategiche” da finanziare. Risulta sostenuta praticamente in modo incondizionato tanto dalla Regione quanto dalle amministrazioni locali, nonostante i forti limiti trasportistici.

L'ESPANSIONE DI SPEZZANO. Nel Comune di Fiorano Modenese sta prendendo corpo una scelta urbanistica nella frazione di Spezzano e nella zona a nord di Fiorano, che prevede nuovi insediamenti privati in campagna, che con gli oneri di urbanizzazione produrranno ulteriori insediamenti pubblici. In particolare è in fase di approvazione un accordo con privati che prevede l'urbanizzazione di zone agricole di pregio nella zona “Motta” a Spezzano - dove verrà edificata una scuola, l’Hospice distrettuale e abitazioni private - e zone agricole “ad alta vocazione produttiva” nella zona di Via Ghiarola a Fiorano, dove è prevista una espansione industriale richiesta dalla ditta System S.p.a.

AUTOSTRADA CISPADANA. Il progetto autostradale nasce nel 2006 dall’abbandono del progetto di strada a “scorrimento veloce” che era giunto al suo progetto definitivo. Il tratto di 67 Km interessa le Provincie di Reggio Emilia, Modena e Ferrara dal casello autostradale della A22 a Reggiolo al
casello della A13 di Ferrara sud. La realizzazione in forma autostradale non affronta ne risolve, anzi la peggiora, la situazione della attuale viabilità inadatta allo sviluppo industriale degli ultimi decenni ed in particolare per il distretto bio-medicale. Trattandosi di opera pubblica, la realizzazione della bretella non verrebbe contabilizzata come consumo di suolo ai sensi della proposta di legge urbanistica regionale.

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