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Cronaca

In Emilia-Romagna aumentano i contratti a tempo indeterminato

Secondo l'Inps sono aumentati del 51% i contratti a tempo indeterminato rispetto allo scorso anno. Un dato che secondo l'assessore regionale è stato possibile grazie al Patto del Lavoro

Sarà l'effetto del Jobs Act o l'ovvia conseguenza della fine del declino economico europeo? E' questo che i cittadini si sono chiesti quando oggi pomeriggio l'Inps ha fatto sapere che nella nostra regione i contratti stabili sono aumentati del 51,1% rispetto al 2014. La Regione ha subito fatto sapere che si tratta di un risultato ottimo possibile grazie al Patto per il Lavoro. 

"In Emilia-Romagna si documentano segnali tangibili - ha commentato l’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi - che la nuova occupazione si sta trasformando in occupazione di qualità, uno dei primi obiettivi che ci siamo dati con il Patto per il Lavoro, siglato con tutte le parti sociali come atto fondante della nuova legislatura”.

Il dato certificato dall’Inps - spiega Patrizio Bianchi - sull’aumento in Emilia-Romagna dei contratti stabili del 51,1% nel 2015 rispetto al 2014 ci parlano di un miglioramento qualitativo della nostra occupazione, superiore alla media nazionale che è del 35,4% L’aumento di lavoro a tempo indeterminato riguarda sia la trasformazione di rapporti di lavoro in essere per giovani apprendisti, che si vedono confermare e trasformare il rapporto di lavoro a tempo indeterminato, sia i nuovi rapporti di lavoro che prendono avvio già in modo stabile per l’utilizzo del contratto a tutele crescenti

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