rotate-mobile
Cronaca Corso Duomo

Tv, una Modena che non esiste nella fiction "Che Dio ci aiuti"

Nella Modena della nuova fiction Rai non solo si mangiano cappelletti, ma si parla romanesco e bolognese, il Palazzo dei Musei è un carcere su via Emilia Centro e il Policlinico di Baggiovara è una struttura polifunzionale

Il tam-tam si era diffuso su Facebook già dopo le prime serate, ma dallo scorso giovedì, dopo la sesta puntata, i telespettatori modenesi si sono posti un interrogativo sul social network della grande "F" blu: ma in che Modena è ambientata la fiction "Che Dio ci aiuti"? I luoghi ci sono tutti e sono facilmente riconoscibili, ma ci sono diversi punti che proprio non tornano all'occhio del pubblico geminiano e lasciano sospettare che produttori e sceneggiatori non si siano informati sulla nostra città.

LUOGHI - Va bene, Modena c'è negli esterni, ma negli interni? Basta una targa d'ottone per ambientare una scena al Conservatorio Orazio Vecchi che, però, non è l'Orazio Vecchi, bensì una location romana. Il Palazzo dei Musei? Un carcere lungo via Emilia Centro, mentre il Policlinico di Baggiovara si divide fra struttura universitaria, ospedale puro e, addirittura, autostazione per corriere che partono alla volta di San Marino. Tollerabile la "conversione" della sede della curia arcivescovile in commissariato di Polizia?

DIALETTO - Quale modenesità per questa serie che avrebbe dovuto promuovere il turismo sotto la Ghirlandina? Espressioni come "Sorbole" e "Sòccia" nel mondo reale sono in voga a est del Panaro, mentre nella fiction sono un simpatico intercalare squisitamente modenese unita alla cadenza romanesca dei diversi interpreti presenti. Per non parlare poi delle "crescentine" mangiate in pieno centro. A un certo punto della fiction, Suor Angela riceve una lettera dall'"Università di Modena" con tanto di simbolo errato, mentre nella scena successiva viene filmato l'ingresso della protagonista in Biblioteca Medica con il vero logo dell'Ateneo di Modena e Reggio (quest'ultima città, nel mondo reale, nuovamente universitaria dal 1998).

ALTRO? - In questa strana dimensione della fiction italiana, in "Che Dio ci aiuti" Modena porta con sé altre chicche non di poco conto: immigrazione e integrazione non sono un problema data l'assenza di stranieri in questa Modena da piccolo schermo. Imminente una puntata ricca di luoghi comuni (nel bene e nel male) sugli immigrati? Capitolo sicurezza: degrado? Stazione dei treni e Zona Tempio non esistono. Possiamo recepire tutti i discorsi possibili su pubblicità e marketing territoriale, ma questa Modena di cartapesta proprio non si regge in piedi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tv, una Modena che non esiste nella fiction "Che Dio ci aiuti"

ModenaToday è in caricamento