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Cronaca Vignola

Evade dai domiciliari nonostante il braccialetto elettronico, rapinatore torna in cella

Si trova nuovamente dietro le sbarre del Sant'Anna il 41enne albanese protagonista di diverse rapine a mano armata. I Carabinieri di Vignola hanno monitorato le sue ripetute uscite da casa

Era condannato da ormai quattro mesi agli arresti domiciliari nella sua bitazione di Vignola ed era anche stato dotato di braccialetto elettronico per il monitoraggio dei suoi spostamenti, ma pressochè ogni giorno si allontanava da casa come se nulla fosse. La vicenda riguarda il 41nne di nazionalità albanese arrestato ai primi di marzo scorso per una tentata rapina a Serramazzoni, dove aveva cercato di derubare un tabaccaio dell'incasso, esplodendo anche alcuni colpi di pistola.

Quella del 41enne è però una storia criminale che ha origine anni addietro, quando lo straniero era già finito in cella per altri colpi analoghi, ovvero per una serie di rapine a mano armata commesse sempre in Appennino. 

Il 30 giugno scorso il Tribunale di Modena si è ravveduto e ha trasformato la detenzione domiciliare in custodia in carcere. I Carabinieri hanno svolto molti interventi a Vignola dopo che il braccialetto elettronico faceva scattare l'allarme e hanno documentato le uscite non consentite dell'uomo.

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